Laurent Garnier è forse il produttore di musica elettronica europeo che più ha definito un sound personale, esclusivamente suo: inizialmente agendo dietro le quinte del movimento french-touch (è il fondatore della label francese F-Communications) e poi mettendosi in proprio e sviluppando nei suoi dischi (e nei suoi set) un discorso sempre coerente che amalgama techno, house, reminescenze cosmiche e ritmiche spezzate fino ad ottenere qualcosa di unico e affascinante.

è dunque con colpevole ritardo ed immenso rammarico che vi propongo il suo ultimo disco, addirittura dopo una stagione e poco più dalla sua uscita. Ma allo stesso tempo sono orgoglioso di parlarvi di “Public Outburst”, perchè Laurent ha intrapreso nuove strade ed il risultato è davvero molto valido. In compagnia dei jazzisti Bugge Wesseltoft, Benjamin Rippert (entrambi alle tastiere) e Philippe Nadaud (al flauto e svariati altri strumenti a fiato) Garnier ha messo in piedi un progetto che già  da qualche anno viaggia per i palchi di tutto il vecchio continente, proponendo un’inedita ed approfondita miscela techouse e jazz.

“Public Outburst” raccoglie sette tracce da queste esibizioni (e nell’edizione limitata anche due video live), tutte particolarmente esplicative e trascinanti. L’iniziale “63” è cosmic-lounge dal battito sfuggente: un’introduzione in cui gli artisti si mettono un poco in mostra e tentano di studiarsi l’un l’altro, quasi a voler ricreare l’atmosfera delle grandi jam-session jazz-rock degli anni settanta”… Verrebbe quasi da utilizzare il termine fusion se non equivalesse quasi una paralaccia. Quando alla fine si sente un distorto riverbero della voce femminile di The Last Tribute To The 20st Century (ultima, meravigliosa traccia dell’immenso capolavoro datato 2000 “Unreasonable Behaviour”) ci sarebbe quasi da commuoversi”… Gli otto minuti di “Butterfly” sembrano partire sulle stesse frequenze per poi lasciarsi contagiare da un battito inquieto e multiplo: la coesione di questi musicisti è tale che la melodia sembra rigenerarsi soavemente dopo ogni squarcio ritmico in un fluire ipnotico e continuamente mutevole.

In “Mbass” (registrata, tra l’altro, durante l’ultimo Arezzo Wave) è Laurent Garnier a guidare le danze con la sua solita maestria, creando una base di muscolosa drum’n’bass pronta ad accogliere nel suo grembo ogni spunto bop proveniente dalle tastiere e dalla tromba; è tutto talmente imprevedibile eppure trascinante che quasi non ci si stupisce neanche quando l’insieme degenera in un’incredibile fuga grime-jazz (con tanto di human beatbox a duettare con la tromba).

“Controlling The House” suona come una versione molto raffinata ma non altrettanto lirica della già  citata “The Last Tribute”…” ed è poco meno che eccezionale. Ma ci pensa subito “The Battle” a risollevare l’adrenalina, sfoggiando un abito di cibernetica e muscolosa electro con cuciture di finissimo swing mutante.

La conclusiva “Barbiturik Blues” è quanto di più dolce ed acido contemporaneamente abbiate mai sentito negli ultimi tempi, ha un suono caldo ed avvolgente mentre il ritmo rimane sempre costante senza per questo accelerare troppo: ti accompagna in un viaggio di quasi dieci minuti dal mood sospeso e malinconico (con un finale che però sprizza allegria), gli strumenti sembrano andare ognuno per i cazzi suoi ma il risultato è stupefacente e quanto mai suggestivo.

Questo è un disco per intenditori è come un bella fiorentina al sangue: non ti cambierà  la vita, ma quando la mangi (o ascolti “Public Outburst”) stai sicuro che ti lascia soddisfatto.

Cover Album

Public Outburst[ F-Communication – 2007 ]
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Similar Artist: Sabres Of Paradise, Jaga Jazzist, Carl Craig
Rating:
1. 63
2. Butterfly
3. M Bass
4. Controlling The House
5. Battle
6. First Reactions
7. Barbiturik Blues
8. Man With The Red Face
9. M Bass
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