2^ prova senza affanni per Alex Kane e Ben Cooper, nel bene e nel male. Impossibile bissare il successo dell’esordio Self Titled datato 2006 e così ecco il seguito senza troppe pretese.
Per chi si fosse perso l’episodio pilota, gli Electric President sono un gruppo synth-pop sulla scia dei Postal Service, con una pronunciato senso del romanticismo Slowdive-iano. In un immagine gli Electric President sono un concentrato degli ideali sintetici sorti a Bristol nei novanta e tramontati senza aver trovato l’onor del vero.
Il disco palesa fin dal titolo e dal pacage la centralità delle tematiche oniriche. I toni di blu della copertina sono quelli consigliati per Dormire Bene, agli scienzati che studiano gli effetti cromatici sul cervello umano.
“Sleep Well” non può più contare sull’effetto sorpresa, e anzi, dovrà fare i conti con le alte aspettative dei fans (me compreso). Il sound di “Sleep Well” è notturno e ovattato, gli umori del disco sono quelli crepuscolari e caldi delle nottate in Florida. Alex e Ben tritano il catchy pop dei Beach Boys sputando fuori da apparecchi analogici vintage puzzle d’indietronica passiti.
Se dovessi scegliere fra il Self Titled e “Sleep Well” non avrei dubbi, nettamente meglio il primo, c’è poc’altro da aggiungere. Forse “We Will Walk Through Walls” è uno dei pochi episodi degni dell’album del 2006. Tuttavia se siete a digiuno e dell’uno e dell’altro, ponete rimedio a questa “vergogna” in qualsiasi modo.