Andrew Savage e Jason Kelly vengono da Denton, Texas e amano moltissimo la musica americana degli anni Sessanta e Settanta. Conosciutisi durante le sessioni di missaggio al disco della band di Savage, i Teenage Cool Kids, hanno iniziato a lavorare ben presto ad un nuovo progetto che in un paio d’anni ha partorito una manciata di singoli per varie etichette, fino a questo esordio targato addirittura Sub Pop.
Il nome che il duo ha scelto deriva dal film irlandese “War of the Buttons”, diretto da John Roberts nel 1994, nel quale Fergus e Geronimo erano i capi di due gang di ragazzini in lotta tra loro. In realtà la storia che sta alla base del film è stata scritta in Francia nel 1961 ed ecco che il cerchio si chiude: spirito adolescenziale e radici piantate negli anni Sessanta danno come risultato Fergus & Geronimo.
Il duo texano dà alle stampe un disco che è un vero e proprio tributo alla musica dell’America che fu, tra reminiscenze R&B, screziature doo wop (“Powerful Lovin'”), chitarre e coretti west coast (“Unlearn”, “Baby Don’t You Cry”), senza scordare il glam e la new-wave di “Wanna Know What I Would Do?” A questi tributi vanno aggiunti l’attitudine lo-fi, che ha caratterizzato gran parte delle uscite Sub Pop dell’ultimo decennio e una certa passione per le melodie garage come testimoniano pezzi quali “Michael Kelly” e “Girls With English Accents”. Su tutto veglia lo spirito del nume Frank Zappa, autore feticcio per Savage e Kelly, soprattutto per quanto riguarda il periodo “Freak Out” e dintorni.
Non è una perla questo “Unlearn”, nulla suona originalissimo ma tutto è dannatamente divertente e coinvolgente; contrariamente a quanto dichiarato dal titolo scelto, i ragazzi dimostrano di aver imparato parecchie lezioni e ce le ripropongono alla loro maniera, cioè alla grande.
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2. Wanna Know What I Would Do?
3. Powerful Lovin’
4. Baby Boomer/Could You Deliver
5. Michael Kelly
6. Baby Don’t You Cry
7. Where The Walls Are Made Of Grass
8. The World Never Stops
9. Forced Aloha
10. Could You Deliver
11. Unlearn
Ascolta “Girls With English Accents”