Non abbiamo certo molte informazioni sui giapponesi Noah, eppure, com’è giusto fare, lasciamo che sia la musica a parlare e a sopperire alla carenza di notizie.
Il quintetto piazza un pregevolissimo lavoro guitar-pop/shoegaze, capace tanto di alzare il ritmo e il volume delle chitarre quanto di creare ottime atmosfere melodiche. Le distorsioni chitarristiche ci sono e si abbeverano a un sound classico eppure non possiamo non notare quel tocco magico che appartiene ormai alla scuola asiatica: ottimo il lavoro melodico, gli arpeggi, la voce femminile. Ne risulta così un gran bel disco, nel quale il problema della lingua viene tranquillamente superato, perchè comunque ci si lascia spesso incantare dalle soavi melodie intonate dalla fanciulla al canto (per la precisione Haruki Sato).
Note di merito per “白撼夢”, che parte dolcissima per poi aumentare il vento sonico senza però perdere assolutamente nulla in grazia e incanto. La successiva “Eureka” è pimpante e ha quel piano che tocca le note giuste. Doppie voci e un lato decisamente pop, mentre “ループ” viaggia che è un piacere su cooordinate classiche nel genere. Da notare la chiusura di “Nightfall” che ci riporta alla mente (nella sua combinazione chitarra acustica e flauto) addirittura i Revolver di “Cold Water Flat”.
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“” Noah (@Noah_xxtra) May 14, 2019