Sempre più bravi questi Thud di Honk Kong che lavorano benissimo, per creare una splendida magia in bilico tra esplosioni shoegaze e toccante mondo onirico, capace di cullare e accarezzare.
La perfezione estatica si raggiunge con questa nuova proposta chiamata “Hotel 65”, che parte forte con la batteria alla MBV e il chitarrone e, poi, ecco subentrare l’aspetto più morbido. I due mondi, così vicini e così lontani, si integrano alla perfezione, in un saliscendi affascinante, che brilla anche sul lato melodico.