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La Sintesi pubblica oggi due inediti. “Stravinskij” / “Finale” è la doppia uscita con cui Lele Battista, Giorgio Mastrocola, Giuseppe Sabella e Michele Sabella tornano a fare musica a distanza di 22 anni dall’album “Un Curioso Caso”, che insieme al debutto L’Eroe Romantico li ha confermati – con Bluvertigo e Soerba – tra i progetti più importanti e di successo per un’intera generazione innamorata del pop elettronico degli anni ‘90 e ‘00.

Il doppio singolo è disponibile in un’esclusiva edizione in vinile 45 giri / 12 pollici trasparente crystal / 180 grammi con tiratura limitata e numerata, solo 500 copie – tutte autografate dalla band.

E’ ovviamente un grande piacere ritrovare questa band che forse, a suo tempo, non ha portato a casa tutto quello che avrebbe meritato. I nuovi brani hanno il taglio raffinato e suggestivo dei momenti migliori. Se “Finale” ha un taglio ritmico quasi progressive (vengono quasi in mente i Goblin di “Profondo Rosso”) che si sviluppa in un paesaggio dolce e morbido strutturato dal piano e dalla voce di Battista, ecco che “Stravinskij” ha uno scheletro sonoro appena più scarno, ma ha quel ritornello incalzante che non ci lascia scampo.

La band racconta:

La storia de La Sintesi ricomincia in una notte della scorsa estate, quando veniamo contattati da Saifam che ci informa della stampa in vinile dei nostri album. Ci incontriamo per autografare i dischi, e in quell’occasione prende forma l’idea di fare una nuova canzone insieme dopo vent’anni, un brano per celebrare la nostra storia comune.

Abbiamo lavorato con dedizione e con leggerezza, guidati dalla voglia di fare qualcosa di importante per noi stessi, lontani da certe logiche commerciali che in passato hanno minato la nostra unità. Siamo tornati a vent’anni esatti dal momento in cui le nostre strade si erano divise con la consapevolezza che senza questa musica le nostre vite sarebbero un errore.

La produzione artistica è di Davide Ferrario, che ha contribuito a creare un nuovo sound per la band, mentre alla console viene coinvolto lo storico collaboratore Max Lotti.