Epperfortuna che la metà Yin dei Fiery Furnaces (la metà femminile ovvero Elanor Friedberger) aveva dichiarato che quest’ uscita estemporanea per la Fat Possum, sarebbe stata un disco prevalentemente rock”…. “Bitter Tea” più che un disco rock, o comunque garage (viste le origini del gruppo), pare più essere un’ audace disco di sperimentazioni, dove gli elementi prevalenti sono l’elettronica (in ogni salsa), i loop e i reverse a dir poco ipnotici.
Notevoli le tracce dove è il piano a fare da elemento trainante, immaginatevi i Dresden Dolls flippati, apprezzabili taluni accenti disco e gli sparsi e pungenti orientalisti speziati; ma addirittura sublimi le tracce dove compaiono, come miraggi nel deserto, le chitarre.
Un riuscito mix dei primi due album, superato appieno il mezzo passo falso di “Rehearsing My Choir”, ancora invece insuperato (irraggiungibile?!?) “Ep”. Tè miscelato con menta e funghi allucinogeni, altro che amaro!