All’insegna della migliore tradizione melodica britannica degli ultimi anni questo debutto dei Morning Runner. Il gruppo di stanza a Reading, cittadina distante qualche decina di miglia da Londra, nota ai più indie per ospitare annualmente uno straordinario festival, e ai più dandy per aver ispirato ad Oscar Wilde “La ballata del carcere di R.”, scritta in seguito ad un periodo di detenzione nel carcere cittadino, arriva a quest’appuntamento forte dei tour di supporto agli U2(!) e ai Bloc Party, nonchè dei ripetuti attestati di stima di Chris Martin.
I Corridori Mattutini ringraziano e ripagano la fiducia ripostagli con un album che, seppur non proponga nulla di significativamente trascendentale, dà prova di come si possa fare della buona musica popular, godibile, piacevole e di facile presa, partendo dalla semplice ed onesta passione di un gruppo di ragazzi di provincia. Niente proclami quindi, nè dimostrazioni di arroganze fuori luogo in questo Wilderness Is Paradise Now, ma “solo” tante ottime melodie dal sapore agrodolce. Coldplay, Keane, Embrace, The Veils, Starsailor ed un pizzico di Echo & The Bunnymen come il Chris Martin prima maniera insegna: è questa la linfa vitale degli 11 brani dell’album, che spaziano da toccanti e malinconiche ballate pianoforte \ voce ( “Buning Benches”, la splendida “Hold Your Breath” e “Oceans”), a scanzonate fotografie in salsa pop\rock ( l’incedere sincopato di Gone Up In Flames, ma anche il delizioso singolo “The Great Escape”), fino ad episodi che strizzano l’occhio alla wave più raggiante ( “Have A Good Time”, forse insieme la già citata “Hold Your Breath” il pezzo più convincente dell’intero lotto ).
Il tutto reso poi inconfondibile dalla scintillante voce del frontman Matthew Greener. Non è qui che và cercato il futuro della musica, sia chiaro, però a volte ciò che si chiede ad un album non è cambiarti la vita o farti gridare al miracolo, ma solo tenerti compagnia per un pò del tuo tempo, magari quando sei in macchina in mezzo al traffico nell’ora di punta o quando ti godi i primi timidi soli primaverili sdraiato sull’erba di un parco cittadino. In questi casi un album come “Wilderness Is A Paradise Now” potrebbe essere quello che fa per voi.