Non è mai tardi per parlare di una band italiana che si è ritagliata un piccolo spazio in un panorama indie che qui fa moltissima fatica ad emergere dall’inesorabile ombra della musica delle masse e delle suonerie dei cellulari. Improbabili e perverse manie che saturano l’etere di idiozia e becera cultura da gossip e volgarità urlata a squarciagola. E quindi mi arriva tra le mani con quasi due anni di ritardo sulla pubblicazione il disco degli Osram, un bellissimo cartonato targato Zahr records, su cui sono stampate le foto di alcuni spaventapasseri, costruiti con oggetti di tutti i tipi e posizionati in piccoli angoli di campagna sotto un cielo che più bianco non si può. A leggere i titoli in scaletta immaginavo di trovarmi al cospetto di una band di stampo rock melodico e divertito, dallo spiccato sense of humor. E invece, infilato il disco nel lettore devo immediatamente resettare tutte le mie aspettative.
Butto l’icona “pensiero sbagliato” nel cestino, tasto destro del mouse, seleziono “svuota cestino” e ricomincio. Puro e semplice post rock, dalle intuizioni vicine ai Sonic Youth, Mogwai, fino ad arrivare ai Don caballero. Un disco che probabilmente era stato pensato per essere solo strumentale, anche perchè il cantato solitamente è molto breve o soltanto accennato. Ottima la produzione di Fabio Magistrali: suoni impeccabili e un’impostazione chitarra-basso-batteria, che disegna ambientazioni sonore notturne e oscure. Quello che manca al disco non è certo la qualità degli strumentisti ma l’effetto novità . E per il genere di musica proposta potrebbe rappresentare un limite soprattutto per l’ascoltatore avvezzo a questo tipo di ascolti.
Insomma è tutto fatto bene, ma un pizzico di personalità in più avrebbe arricchito un disco che mi sento di consigliare a tutti coloro che hanno ancora voglia di tuffarsi in certe sonorità post-rock stilisticamente impeccabili ma purtroppo già abusate in passato. Per gli altri, beh, se non avete troppa paura degli spaventapasseri, provate a dargli un ascolto , male che vada ve ne volerete via.