Un’onesta incazzatura per come girano le cose di questi tempi e due-accordi-due di basso e chitarra ripetuti a volume da denuncia (sociale): ad un primo – e superficiale sguardo – si potrebbe essere tentati di bollare così il punk del nuovo (fino a quando?) millennio. Non devono pensarla nello stesso modo quelli della Touch & Go – vera e propria indie-istituzione, con i suoi 25 anni di attività – che decidono di puntare sul punk rock di Ted Leo & The Pharmacists. Per l’occasione (si tratta infatti dell’esordio per la storica etichetta), il fratello di Chris (Van Pelt) non abbandona le tradizionali influenze Clash, Jam e Bragg e, con l’aiuto di Brendan Canty (Fugazi), le utilizza come punto di partenza per l’esplorazione di – e la contaminazione con – altri territori.
“Living With The Living”, quinto album per la band, risulta così come il disco più accessibile ed, allo stesso tempo, il più riuscito e completo dell’intera produzione. Ancora una volta è la chitarra a farla da padrone, ma le direzioni che prende – accompagnata del basso di Dave Lerner – vanno dal country-punk di “The Sons Of Cain” alla vena wave di “Army Bound”, dall’adult/pop-punk di “Who Do You Love?” e “Colleen” al combat rock dei Clash (“Bomb.Repeat.Bomb” e “Annunciation Day/Born On Christmas Day”), fino alle sonorità reggae di “The Unwanted Things” ed alla ballatona finale con “The Toro And The Toreador”. In definitiva, “Living With The Living” non fa che confermare il talento e la vitalità di uno dei personaggi chiave della scena indie a stelle e strisce. Per la serie: quando l’incazzatura (in)civile va di pari passo con la melodia.
Credit Foto: Kyle Cassidy, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons