“Svegliati, datti una rinfrescata, indossa abiti comodi e in sella alla tua bici vai ad abbracciare il sole che splende fuori dalla tua finestra. Percorri quelle strade baciate dalla luce e arriva in cima al ponte e fermati a guardare il mare che sussurra alla terra. Sei a Stoccolma ragazzo, e non poteva esserci migliore primavera di questa per goderti l’aria tiepida che ti colpisce le spalle.” Forse è fantascienza immaginarsi un sole caldo ad aprile in terra scandinava, ma il fatto è che, sinceramente, dalla musica che esce dal mio stereo viene da pensare che la Svezia sia un paese in cui la primavera e l’estate si alternano vicendevolmente senza lasciare spazio alla malinconia autunnale e al freddo glaciale dell’inverno. Maia Hirasawa, ragazza di origini chiaramente giapponesi, dopo aver suonato con Hello Saferide per qualche anno, ha deciso di pubblicare un disco solista, che tra l’altro ha registrato quasi interamente da sola, ed il risultato è assolutamente piacevole.
Le coordinate sono molto vicine a quelle dell’amica più famosa, regalandoci canzoni pop prettamente acustiche e dal sapore agrodolce, dove squarci di sereno si alternano a momenti leggermente malinconici ma mai davvero tristi e cupi. Insomma è come essere leggermente depressi in una splendida giornata di sole, in bilico tra il voler affondare e il desiderio di godersi il sapore dell’aria che ci circonda. La voce è però più dolce, di un’estensione maggiore anche se meno eclettica, e gli arrangiamenti hanno un aspetto talvolta più orchestrale, attraverso l’utilizzo di clarinetto, flauto e qualche fiato. Le storie raccontate sono semplici quadretti quotidiani che una ragazza vive ogni giorno: amicizie, amori, ricordi che dipingono un’atmosfera comunque leggera e divertita.
Il disco si avvale della collaborazione di membri dei Loney, Dear e Vapnet e va ad incasellarsi in quel filone di indiepop che a Stoccolma, e non solo, sembra andare tanto di moda. E insomma, ormai devo decidermi a tornare da quelle parti ancora una volta e innamorarmi di una ragazza che suona la chitarra e vivere con leggerezza ogni momento della mia vita. Sotto quel sole caldo probabilmente solo immaginato e sognato, ma che comunque scalda quanto basta per sorridere guardandoci negli occhi. Senza troppe parole.