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Aiuto, siamo invasi dagli svedesi!! Credevate che la Cina ci avrebbe travolti per la netta superiorità numerica dei suoi abitanti, e invece nella musica sono i biondi e slavati nordici ad invadere ogni angolo del panorama pop. E ormai non è nemmeno più un bene, perchè il vaso si colma e l’acqua lentamente trasborda lasciandoti i reumatismi ai piedi e la sensazione di annacquamento uditiva . Forse è anche il fatto che a volte capita di avere troppo dischi tra le mani, e troppo simili tra loro, e finisci leggermente stremato. Resta il fatto che Andreas Mattson è bravo, e il suo disco è buono, ma è difficile trovarci qualcosa di dire che non duri più di qualche riga. Cantautore pop dalle coordinate ovviamente britanniche, che ama alternare momenti vicini al folk di Nick Drake, pur senza arrivare nemmeno lontanamente alla desolazione emotiva delle sue canzoni, a momenti in salsa agrodolce in cui gli arrangiamenti si arricchiscono e le canzoni diventano più corpose. Bene ecco, io avrei anche finito qui, vi basti questo e poco altro, qualche guizzo alla Tom McRae, Ed Harcourt, Ben Lee o qualsiasi altra cosa che avrete sentito già migliaia di volte da migliaia di voci diverse. E ora, tutti voi che state affrontando questa estate al mare oppure ancora chiusi nei vostri recinti di cemento metropolitano, dopo la vostra dose quotidiana di gelato alla frutta e di anguria fresca, non avreste voglia di un bel disco rock nuovo fiammante? Pieno di distorsioni e furia abrasiva? Io si, e spero che anche in Svezia prima o poi questa necessità venga percepita nella maniera giusta. Nulla contro di te Mr.Mattson, è solo che oggi fa caldo e non ho bisogno di ulteriore umidità nell’aria. |
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