La celebrazione dei 50 anni della Stax Records è la celebrazione musicale e sociale del Soul.
Musicale perchè la Stax è stata la label di artisti seminali quali Otis Redding, Booker T., Isaac Hayes, Rufus e Carla Thomas, Eddie Floyd, Staple Singers; sociale perchè nei locali dell’etichetta di Memphis, città dove fino al 1971 ai bambini di colore era vietato nuotare nella stessa piscina dei ragazzi bianchi, collaboravano assiduamente musicisti neri e bianchi, uniti dall’amore senza patria è colore per la musica dell’anima.
La prima uscita della label ” che schiocca le dita ” creata da Jim Stewart e Estelle Axton ( dalle cui iniziale nasce il nome Stax ) è del 1960, si intitola “Cause I Love You ” ed è cantata da Rufus & Carla Thomas. E scusate se è poco come esordio.
Da qui in poi l’etichetta vive una costante ascesa che la porta ad essere distribuita dalla Atlantic visto il continuo aumento degli artisti nel proprio catalogo, a creare una label sussidiaria come la Volt e a dar vita, fino al 1975 al leggendario ” Stax Sound “, fatto di grandi voci e magnifici session-man ( Steve Cropper su tutti ), di un uso prominente dei fiati ( al punto che non è infrequente che prendano il posto dei tradizionali backing vocals ), di una sempre crescente enfasi nel finale dei pezzi e, in ultima analisi, della classe sopraffina dei propri interpreti.
Senza perdersi in selezioni filologiche complesse questo essenziale doppio cd, che oltre ad un packaging speciale ed un prezzo abbordabilissimo offre pure un libretto di 50 pagine che riassume per filo e per segno la sua storia, raccoglie i primi 50 singoli di maggiore successo della Stax. Niente di più e niente di meno.
Caso vuole però che tra queste 50 hit ci siano brani leggendari tipo ” Green Onions ” di Booker T. & The MGs, ” Theme From Shaft ” di Isaac Hayes, ” I’Ve Been Loving You Too Long ” e ” ( Sittin’On ) The Dock Of The Dock Of The Bay “di Otis Redding, ” B-A-B-Y ” di Carla Thomas, ” Hold On I’M Comin’ ” e ” Soul Man ” di Sam & Dave, ” I’ll Take You There ” delle Staple Singers, ” Knock On Wood ” di Eddie Floyd, ” Do The Funky Chicken ” di Rufus Thomas, ” Tramp ” di Otis & Carla “, degnamente accompagnati da gente come Bar-Kays, William Bell, The Dramatics, Albert King, Johnnie Taylor, Jean Knight.
Acquistare questa compilation non è consigliabile ma è doveroso, per chiunque ami la musica, perchè qui dentro c’è un pezzo consistente delle cose migliori mai incise nel secolo scorso.
Se invece vi riducete a scaricarla per metterla sull’i-pod e poi cancellarla dopo qualche settimana anzichè custodirla gelosamente in casa sullo scaffale dei ” classici “, direi che siete messi male, molto male e che forse è il caso di riflettere sulla possibilità che per voi la musica sia solo un hobby passeggero come ce ne sono tanti e nulla più.
In tal caso non stupitevi se tra una decina d’anni vi troverete ad ascoltare con distratto interesse i dischi della Cèline Dion di turno: le accuse di superficialità che potrebbero rivolgervi i vostri figli adolescenti sarebbero più che giustificate.
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