David Torn è un chitarrista non troppo famoso nonostante la sua immensa bravura, ma che ha avuto il suo momento di gloria nella seconda metà degli anni ottanta riscuotendo un notevole plauso da parte della critica specializzata e l’interessamento di vari grandi artisti (Bowie, Sylvian e Sakamoto su tutti). Purtroppo agli inizi del decennio successivo lo sperimentatore David è stato colpito da un brutto male ed ha rallentato fortemente con l’attività di musicista, pur dedicandosi saltuariamente a produzioni per altri musicisti e colonne sonore.
Da poco tempo è riuscito a sconfiggere il tumore che lo aveva colpito (non senza sgradevoli strascichi: la perdita dell’udito dall’orecchio destro) e ben presto è ritornato ad occuparsi di musica a tempo pieno, continuando ad incrociare suoni e traiettorie tra jazz, minimalismo, rock ed elettronica: Prezens è il primo album del suo nuovo corso, registrato in questi due anni e pubblicato proprio in questo periodo dalla label ECM.
Sorretto da una band veramente eccezionale (Tim Berne al sax, Craig Taborn a tastiere e sintetizzatori vari, Tom Rainey e Matt Chamberlain alla batteria) David ha sfornato un disco che, così a caldo, fa quasi urlare al capolavoro: l’iniziale Ak omaggia l’acido jazz-rock davisiano, privandolo in parte della sua radice africana ed aggiungendoci un portentoso assolo distorto (quasi noise). Rest And Unrest si muove tra rumori e riverberi, disegnando cupi paesaggi minimalisti; Structural Function Of Prezens è capace di flirtare tra panorami ambient suggestivi ed improvvise impennate jazz, immaginando quasi una versione per il nuovo millennio dei leggendari Soft Machine.
Sink addirittura suona come i Battles immersi nel liquido amniotico tra sfuriate ritmiche matematiche e divagazioni elettroniche, mentre la lunga suite Neck Deep In The Arrow… è capace di fondere fraseggi jazz in un mare di effetti che paiono usciti da un disco di casa Warp (o dallo studio di Camberwell in cui i This Heat registrarono il loro primo epocale lavoro).
Transmit Regardless chiude l’album e ci mostra un Torn in grande spolvero, indeciso se essere irruento e viscerale come Hendrix, stiloso come McLaughlin o sofisticato ed avvolgente come Fripp (intanto alle sue spalle, è chiaro, la band fa il suo sporco mestiere con estro e gigantesca maestria).
Prezens è un disco difficile, ma contemporaneamente affascinante ai massimi livelli: capace di entrare sotto pelle e smuovere tutti i gangli del nostro corpo. Un disco che, spero, avrà la giusta risonanza mediatica perchè splendido ed innovativo. David Torn è un musicista meraviglioso che merita di essere riscoperto e noi non possiamo far altro che gioire della sua rinnovata felicità artistica.
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Prezens [ ECM – 2007 ] – BUY HERE
Similar Artist: Soft Machine, Battles, Jimi Hendrix, This Heat, Terry Riley, Miles Davis
Rating: |
1. Ak
2. Rest & Unrest
3. Structural Functions
Of Prezens
4. Bulbs
5. Them Buried Standing
6. Sink
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7. Neck-Deep In The Harrow…
8. Ever More Other
9. Ring For Endless Travel
10. Miss Place, The Mist…
11. Transmit Regardless
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