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Ritorna per il terzo disco in quasi dieci anni il collettivo londinese con una dei più bei nomi, tornano i Dub Pistols con la loro solare miscela di stili che vanno dalla Giamaica all’America all’Inghilterra senza mai fermarsi, forse un poco meno elettronici ed originali del solito. Se la partenza è abbastanza buona con l’hip-hop scuro ed avvolgente di “Speed Of Light”, subito dopo si sente già una qualche incertezza ed un po’ monotonia in “Peaches”. L’electro-rap di “Speakers And Tweeters” è piuttosto insipido, mentre fa sicuramente sorridere lo ska moderno (appena appena sporcato di elettronica) di “Running From The Thoughts”. Altrove c’è veramente da buttare via tutto. Fatica a salvarsi anche “Gangsters”, copia neanche troppo sbiadita della precedente “Running From The Thoughts”. In “Something To Trust” è da apprezzare la grande interpretazione di Rodney e quei bassi profondi e pesanti che scorrono in sottofondo. “Mach 10” sembra confermare come i nostri si trovino a più agio con sonorità hip-hop, piuttosto che con i ritmi in levare (diciamo pure che se ci fosse stato il formidabile Roots Manuva il pezzo sarebbe stato decisamente migliore). Ma a sorpresa salta fuori il malinconico trip-hop di Stronger e non ci farà urlare al miracolo, ma certamente risolleva un poco le sorti del disco. |
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