Quando ho ascoltato la prima volta gli italianissimi Trabant da Trieste, il primo pensiero che mi è saltato alla mente è come siano sfigati i musicisti italiani. Prendi loro, prendi i Port Royal, aggiungici gli Ex Otago o i Non Voglio Che Clara e falli nascere rispettivamente a Manchester, a Berlino, a Liverpool e a Londra. All’abbisogna vestitili pure all’ultima moda e dagli un po’ di spazio su NME piuttosto che su The Wire. Poi ne riparliamo.
Ma la realtà italiana questa è, non è che ci possa fare molto, se non “limitarsi” a suonare musica di qualità senza però illudersi troppo di poterci vivere alla grande. Certo che io al posto dei Trabant mi incazzerei parecchio nell’ascoltare e leggere ovunque di inutili amebe fashion victim che suonano mille volte peggio di loro ( come non citare i penosissimi ed eclatanti casi delle numerose “The” band, quali The View, The Horrors , The Automatic e via discorrendo, tutta forza-lavoro ingiustamente tolta al settore dell’agricoltura ).
Se non altro, il minuto ma vitalissimo circuito indie italiano gli sta tributando l’interesse che meritano, come già avvenuto in passato per i gruppi sopra citati. Se n’è parlato in termini entusiastici su Rumore, Blow Up, Sentire Ascoltare e altre realtà del web. Oggi ne parliamo anche noi, perchè un concentrato di fulminanti singoli pop/wave come “Music 4 Losers” non è che ti capiti di ascoltarlo molto spesso.
Curatissimo nell’artwork, nell’esordio dei triestini si respira a pieni polmoni freschissima aria post-punk, tra accelerazioni sintetiche e spigolose e ritornelli killer, tra testi cinicamente lucidi e puro furore chitarristico. Giusto per dare qualche riferimento, siamo in zona Gang Of Four ““ Delta 5 sotto anfetamina ““ Mutant disco per il passato, mentre la contemporaneità li potrebbe porre nello scaffale tra Bloc Party, Rapture zona “House Of Jelaous Lovers”, The Departure ( per chi se li ricorda ) e Young Knives. Quali che siano i gruppi affini, ne è che “Music 4 Losers” contiene dei pezzi che, pur senza essere rivoluzionari, convincono tremendamente: da “Milky Way” ( la migliore del lotto ) a “The Emptyness”, passando per “Waste Your Time” e l’acida frenesia di “Very Boring”. 35 minuti tirati di brutto, buoni per l’attento ascolto casalingo e vincenti anche alla prova i-pod.
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2. Gone Too Far
3. Waste Of Time
4. Tonight Party
5. The Emptyness
6. Milky Way
7. Girlfriend/Bestfriend
8. Very Boring
9. Happyness = Guiltyness
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