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Il miele salverà il pop? Ma soprattutto il pop ha bisogno di essere salvato? Potremmo rispondere tranquillamente no alle due domande stile TG della sera. In effetti siamo noi che abbiamo bisogno del miele e del pop. E la MyHoney, che qui ben conosciamo, provvede a soddisfare le nostre piccole necessità . Il progetto ruota attorno alla figura di Nicola Donà ,e questo disco di esordio è decisamente un ottimo biglietto da visita. Pop, dicevamo, con la maiuscola ma senza troppo trucco sulla pelle. L’attitudine lo-fi regna sovrana, e le canzoni sono dei piccoli prodotti artigianali che tanto somigliano ai cartonati che la piccola label nostrana confeziona con cura. Il mood dei brani richiama il pop albionico degli onnipresenti Beatles con aperture West Coast alla Beach Boys. In più si fa ricorso spesso ad un’elettronica sempre a bassa fedeltà che conferisce ai brani quel tocco di originalità senza scalfirne il sapore genuino di prodotto fatto in casa. Canzoni da degustare all’aria aperta mentre le vostre preoccupazioni evaporano verso l’atmosfera, magari sgranocchiando una bella fetta di crostata della nonna accompagnata da un bicchiere di latte fresco e miele, ovviamente. Ideale per animi leggeri ma non troppo e per gli umori costantemente primaverili. In Italia si fa davvero del buon pop d’autore, peccato soltanto che nessuno lo sappia. Noi siamo fortunati e possiamo goderne quanto vogliamo. E insomma, se il buon Nicola individuerà una direzione leggermente più decisa nella sua musica torneremo di sicuro qui a parlarne , e le stelle, o se preferite i pan di stelle visto che siamo in ambito di pop ipercalorico, abbonderanno. E adesso tornate a gustarvi le vostre canoni di marzapane. |
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