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Se il nuovo disco degli Hot Chip è veramente nato nell’oscurità , si tratta di quelle frazioni buie tra un flash e un altro di mille luci stroboscopiche. Se esistessero ancora le discoteche con palle appese al soffitto e piste da ballo a pannelli colorati, allora senza ombra di dubbio mi precipiterei alla consolle e farei dimenare tutti al ritmo di “Ready for The Floor” (appunto). Tra l’altro, avete visto il video della suddetta? Uno dei più belli degli ultimi anni a mio avviso, degno di “Around the World” degli stupidi punk o di “Let Forever Be” dei fratelli chimici (ma questa è un’altra storia). Non altrettanto rimarchevoli, tuttavia, il resto delle tracce; si apre in esplicita chiave synth/pop con “Out At The Pictures”, che chiarisce subito la direzione presa e si continua a far festa senza pause fino a “Bendable Poseable”. Trattasi di disco adatto a notti veloci, ipercinetiche, i ragazzi hanno idee precise sulla concezione del ritmo e, sulle basi sintetiche che percorrono tutto l’album, oscillano tra la dancefloor pura (penso all’ironico “Don’t Dance”) e i caratteristici ambienti funky, passando spesso per vere e proprie canzoni elettropop (“Wrestlers”) con tanto di cori e clap clap: ottima quest’ultima per un rilassante bagno caldo di 3 minuti e mezzo. Tra tutto il saltellamento (attenti a non versare la birra che avete nel bicchiere) trovano spazio anche alcune riflessioni puramente melodiche e prive dei beat incessanti: rilassate le drum machine, infatti, con “We’re Are Looking For A Lot Of Love” ad esempio o le cantautoriali title track e “Whistle For Me” un’atmosfera più classicamente pop invade l’orizzonte musicale, anche se il tutto non coinvolge al 100%. La chiusura è affidata a “In The Privacy Of Our Love” che segue la logica delle atmosfere rallentate, il giusto riposo dopo corse sfrenate ricche di suoni e colori. |
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