Bel visino, bel pancino, begli occhietti, bel corpicino. Brisa Rochè è americana, vive a Parigi, ha 33 anni, forse si annoia e per ammazzare il tempo prende la chitarra e strimpella. Si vestirà  sofisticatamente chic, la sera andrà  ad ubriacarsi moderatamete in qualche localino jazz, il pomeriggio non diserterà  l’appuntamento con l’amica per un tè caldo al bistrot. Poi ricorderà  tutte queste cose, sensazioni, luci smezzate, umori, cicaleccio sparso e lo fisserà  tra le corde tese del suo strumento.

Il risultato sarà  questo “Takes”, un disco che è a metà  di ogni cosa, un po’ jazzato nell’atmosfera, tanto se ha portato bene a Norah Jones che è bruttina perchè non dovrebbe andare bene a me?, un po’ cantautorale giusto per creare feeling con l’ascoltatore, un po’ pop perchè in fondo bisogna pur venderlo. L’ascolto e mi chiedo: Brisa, ma cosa vuoi da me? Certi passaggi sono notevoli, trame oniriche a la Elvis Perkins come nella riuscitissima “Whistle”, in certi punti sfiora l’estatica perfezione vocale, spesso è formalmente ineccepibile come la carrozzeria di un’automobile nuova. Ma ci manca qualcosa. C’è poco coinvolgimento così che l’album suona freddo e lezioso.

Lavo i piatti, rifaccio il letto, svuoto la borsa del calcetto, leggo un libro e il disco continua ad andare, senza sussulti, educato, perbene, arrangiato e fedelmente alto.
La prossima volta che sarete invitati a casa di qualcuno e non vorrete portare la solita scatola di cioccolattini, presentatevi col disco di Brisa Rochè: farete la figura di quelli che capiscono di musica facendo un regalo elegante e talmente inerte che non vi farà  fare brutta figura.
Certi giorni nascono e non risolvono proprio nulla. Esattamente come questo disco.

Takes
[ EMI – 2008 ]
Similar Artist: Norah Jones, Feist, Elvis Perkins

Rating:

1. Breathe In Speak Out
2. Heavy Dreaming
3. The Drum
4. Trampoline
5. Hand On Steel
6. Whistle
7. The Building
8. Without A Plan
9. High
10. Egyptian
11. Halfway On
12. The Choice
13. Call Me
14. Pitch Black Spotlight
15. The Mummy