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ADAM GREEN suonera’ al FREQUENCY FESTIVAL 2008
Stranamente mi ci è voluto tempo per capire questo disco. Eppure passo per uno che ama il pop, ed è vero. Ma non vivo di solo pop, anzi mi piace bagnare i miei ascolti di gocce di pioggia acida, sporcarmi le scarpe di fango e restare accecato dalla polvere. Mi ritrovavo questo album tra le mani nel momento sbagliato, quando i miei astri non erano allineati nel modo giusto e al primo ascolto ero rimasto freddo, indifferente. Poi con i successivi passaggi nel mio lettore Adam Green ha iniziato a divertirmi e a convincermi che è davvero bravo. “Sixes And Sevens” è un omaggio non solo al pop degli anni ’60 e ’70, in quanto incorpora nella lunga scaletta (ben venti canzoni più quattro bonus track) numerose incursioni degli anni ’50 in perfetto stile crooner e non solo, affonda ogni tanto nel soul-funk senza eccedere, perchè nonostante tutto Adam è un ragazzo che ha un gran senso della misura. I brani non arrivano quasi mai ai tre minuti di durata e sono asciutti, immediati e mai sovraccarichi. Restando ai giorni nostri vengono in mente la leggerezza di Josh Rouse e il pop agrodolce di Jens Lekman. Non tutto però funziona alla perfezione, il disco è decisamente un capolavoro mancato. Non tutti i passaggi convincono pienamente, alcuni danno l’idea di esercizi di bella calligrafia, in cui tutto è perfettamente in ordine ma privo di passione. Innegabile la bravura di Adam Green nel sapersi districare in ogni ambito pop con maestria, ma allo stesso tempo il voler mettere troppa carne al fuoco rischia di comprometterne l’intento finale. Buon disco, ottimo a tratti, che è costretto a convivere con una serie di alti e bassi che ne minano solo in parte la qualità , comunque più che buona. |
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ADAM GREEN su IndieForBunnies: ADAM GREEN @ Circolo Degli Artisti (Roma, 05/04/06)
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