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Eravamo rimasti al fatto che esco dal concerto degli I Was A Cub Scout ancora ubriaco. Non del tutto soddisfatto perchè non ho fatto l’intervista. Appiccicato al fatto che Will mi guarda e io lo guardo e poi vado a pisciare nel bagno sbagliato.

Scrivo ad Helmut e ad Axel.
Vorrei il disco.
Loro dicono ok.
Vorrei il disco per vedere se ero troppo ubriaco io o sono veramente validi gli IWACS.
Loro dicono ok.
Io dico grazie.

Eccomi qua, eccoli qua. Il disco non solo è bello ma potrebbe tranquillamente risultare uno degli ascolti più gradevoli, ottimisti, solari di tutto il 2008. Voglio che sappiate che c’è sempre speranza. Voglio che sappiate che tanto il sole deve uscire per forza e farsi sentire (scrivere questa frase dall’Inghilterra m’è costata sangue amaro…). “I Want You To Know That There’s Always Hope” è un disco fatto di luce, composto da due bravi e giovani musicisti che, mentre tutto il mondo li chiama emo loro se ne sbattono e suonano quello che gli passa per la testa. E per la testa gli passano un sacco di canzoni anni ottanta e tanti bei pensieri a giudicare dal risultato. Echi lontani e tastiere che sputano fiori primaverili invece di semplici note. “Pink Squares” inizia come “Everybody Wants To Rule The World” dei Tears For Fears, mentre qualche altra intuizione porta la mente dalle parti di Modesto, in California (a Jason Lytle fischiano ancora le orecchie) per poi correre come pazzi nei corridoi di migliaia di college americani. Anche nei momenti di depressione e (auto)frustrazione (Todd Marriott canta just waste your days with me in “Echoes”) c’è sempre quel ritmo che contrasta con la voce. C’è sempre William Bowerman che non si scarica mai. Testi che sono semplicemente legati alla vita di ogni giorni di qualsiasi persona che non trova poi così tanto conforto nell’amore you keep trying to do what you do best. We were made to love but we’re not the best at it (“We Were Made To Love”).

Un disco dove la chitarra non è la padrona assoluta della scena e anzi davanti a tutto vengono messe le composizioni di una tastiera che si incrocia con la voce per raccontare con estrema precisione le storie di noi giovani (si vabbeh mi piacerebbe essere ancora incluso nella categoria…Axel tanto ormai non sei giovane neanche tu…..Helmut neanche tu ovviamente ). Un disco inglese che suona americano nella maniera che neanche gli americani forse sanno fare così bene e in modo così…semplice.

Cover Album
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Want You To Know That There Is Always Hope [ Phantom Sound & Vision – 2008 ] – BUY HERE
Similar Artist: Stars, Snow Patrol, Athlete
Rating:

1. Save Your Wishes
2. Echoes
3. Lucean
4. Pink Squares
5. Part 3
6. We Were Made To Love (Pt 2.)

7. Our Smallest Adventures
8. Recommendations
9. The Hunters Daughter
10. Ps And Qs
11. A Step To Far Behind

I WAS A CUB SCOUT su IndieForBunnies:

I WAS A CUB SCOUT LIVE @ Cavern Club (Exeter, 19/02/2008)