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Sputi sul terreno un bel po’ di saliva. Il prato non diventa piຠverde e anzi l’erba comincia ad annerirsi. La rabbia che viene direttamente dai dotti biliari è originale. Di Origine Protetta. Mentre tu ti stufavi del mondo e continuavi a sputare per terra io nuotavo in piscina. Quando sono entrato in piscina ho visto che era piena di vecchi che nuotavano. Ad alcuni mancavano i denti e mi sembrava di stare dentro qualche strano videoclip a rallentatore dei Sigur Rós. Poi, a un certo punto mentre nuotavo pensavo al nuovo disco degli Ultraviolet Makes Me Sick. Pensavo che è un lavoro difficile, non digeribile facilmente ma interessante. Un intreccio sonoro che sfocia addirittura quasi nel free-jazz, in un territorio in bilico tra post rock e improvvisazione. C’è talmente tanto nella musica ultravioletta di questi italiani che quasi quasi ne esci con le ossa rotte. Insomma nuotavo ancora e non avevo una canzone precisa in mente perchè è impossibile averne una con precisione, fatta da un ritornello, una strofa, una mezza ruffianata musicale. No. Quello che rimane in bocca dopo aver assaggiato “Stuck In The Room Full Of Mirrors” è la sensazione di un piccolo vortice asimmetrico, fatto di distorsioni e voci malinconiche. Effetti, pedali, un sacco di strumenti che si inseguono ma non si prendono. Appena ho finito di nuotare sono andato a farmi la doccia. A quel punto probabilmente tu avevi finito di sputare per terra la tua frusrazione. |
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