Se solamente il mio sangue fosse denso come questo disco. Se solo l’ispirazione di questa produzione potesse sommergere tutte le strade di nero. Se anche solo parte della la mia immaginazione potesse attingere a fonti più limpide.
Ecco che tutto si ritrova come dentro una spirale, come all’inizio e quindi alla fine di un ciclo lento. Violini e ombre: io non riesco a immaginare altro ascoltando il tappeto sonoro su cui si appoggia la voce di Paolo Saporiti, artista prodotto dalla Canebagnato, etichetta milanese che piace molto a noi bunnies. Curato da Christian Alati (Don Quibòl) “Just Let it Happen…” è un incontro tra un sogno acustico in bianco e nero (decisamente più nero che bianco), un gusto classico per gli arrangiamenti (il violoncello di Francesca Ruffili è veramente quello che le mie orecchie cercavano da tempo) e una voglia di sperimentare che comincia a farsi sentire, ancora di più rispetto al disco d’esordio di Paolo (“The Last Man On Earth” sembra infatti una canzone figlia di molti ascolti alle migliori intuizioni dei Sigur Rós).
Lasciate solo che accada, lasciate che questo disco riempa il volume della vostra stanza, la sera, quando potrebbe diffondersi meglio, quando una semi-oscurità potrebbe giocare a suo e a vostro favore. Lasciate che accada. Stendetevi da qualche parte, anche sul pavimento e lasciate che succeda.
- Band Site
- MySpace
- BUY HERE
2. Just Let It happen
3. All Fall Down
4. Like A Dog
5. At Your Feet
6. 100.000 Lies
7. The Last Man On Earth
PAOLO SAPORITI su IndieForBunnies: