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Da anni la Monotreme continua a sfornare ottimi dischi provenienti dall’universo alternative. 65daysofstatic, Barzin, Picastro ed altri ancora sono stati valorizzati grazie all’opera contina dell’etichetta londinese. Adesso è il turno di Okie Rosette ovvero il nuovo progetto solitario di Felix Costanza, front man per oltre dieci anni dei Granfaloon Bus, gruppo country di San Francisco. Per il debutto il signor Costanza si è avvalso dell’aiuto di diversi artisti, su tutti va menzionata la presenza Rachel Stevenson alla voce che fa da contraltare al cantautore in alcuni brani. “Leap Second” è il crocevia di molteplici generi, dal folk al pop più melodico che ci sia fino a sfiorare in qualche occasione il country alternativo. Oltre alla strumentazione classica (chitarra, basso, violino, organo, corni ed altro ancora) il collettivo statunitense non disdegna contaminazioni sonore al silicio tra campionature vocali e beat elettronici, cesellando un album screziato da una leggere inquietudine di fondo. La parte centrale dell’offerta rappresenta la porzione più interessante dell’opera con le trame evocative di “Just Passing Through The Spokes”, il rock caracollante che fa tanto Silver Jews di “Candy Lane” e la fragilità apparente di “My Mathematician” impreziosita dalla voce eterea della Stevenson. Certo alcuni episodi rimangono poco memorabili anche dopo ripetuti ascolti (l’alternanza di dissonanze ed armonie di “Longing For Exile” non va a segno, mentre l’introduttoria “Grand Opening” parte bene ma si perde strada facendo), raschiando mezza stelletta da una valutazione complessiva che è comunque positiva. Sghembo e per alcuni versi enigmatico, ma pur sempre accessibile, il debutto di Okie Rosette va ad aggiungersi al gruppo degli indie-folkers di talento. |
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