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A tre anni dalla loro ultima uscita discografica si riaffacciano nel panorama musicale internazionale i Mercury Rev e lo fanno con “Snoflake Midnight”. A dirla tutta, la band di Donahue e soci torna dopo il triennio di silenzio, in contemporanea all’uscita del sopracitato, anche con un secondo disco “Strange Attractor”,reso disponibile per il download gratuito, previa iscrizione al sito.
Nella loro ormai ventennale carriera, i nostri, hanno da sempre esplorato territori musicali dei più vari, passando dalla psichedelia più acida dei loro primi lavori “Yourself Is Steam” e “Boces” al pop orchestrale e catartico di “Deserter’s Songs” attraversando i paradisi onirici di “All Is Dream” giungendo fino al pop-rock di “The Secret Migration” del 2005.
Molto atteso dai loro fans e non solo, quest’ultimo lavoro ha come unico filo conduttore dai precedenti, proprio la capacità che la band di Buffalo ha di trasformasi, afferma lo stesso Jonathan Donahue: I nostri artisti preferiti sono quelli che si sono costantemente reinventati o per lo meno si sono messi in discussione.
Se le intenzioni sono tali, allora non dovremmo stupirci davanti ad un disco come “Snowflake Midnight” che per certi versi, spiazza anche i vecchi fans.
La deriva ambient-elettronica è nitidissima, infatti la band nel periodo di letargo discografico, ha realizzato la colonna sonora per un film (“Bye Bye Black Bird”) cosa che decisamente ha influenzato l’approccio al nuovo disco. Le pulsazioni elettroniche, gli arrangiamenti ed il cantato però, avvolte si patinano un po’ troppo, quasi a ricordare nel bene e nel male certe sonorità 80’s.
L’album si apre con “Snowflake In A Hot World”, pezzo che contiene in se l’intera essenza delle successivi brani; l’introduzione eterea ci proietta subito in uno scenario notturno-invernale, quasi ad evocare i fiocchi di neve che cadono di notte, per poi traghettarci verso un sound più cadenzato dove i ritmi e le tastiere di Jeff Mercel si materializzano quasi dal nulla concedendo all’intera struttura un tono sicuramente più deciso di chiara matrice elettronica, ricordando in alcuni punti, i Tangerine Dream di “Lily On Beach”.
Fatta tale premessa, potremmo dire che il resto del disco corre più o meno sui binari del brano d’apertura, con le uniche eccezioni, dello stumentale “October Sunshine”, dove forse si avverte una maggiore consapevolezza, di quelle atmosfere dream/ambient tanto care ai nostri soprattutto in passato e della poeticità psichedelica del pezzo seguente “Runaway Raindrop” con la sua scia finale tanto “‘space’ ,da avvicinarsi di molto ai Boards Of Canada di “Trans Canada Highway”.
Sicuramente “Snowflake Midnight”, non ha lo stesso grado di patos dei loro dischi precedenti come i sopracitati “Deserter’s Songs” e “All Is Dream” su tutti, sicuramente quel dream-pop che ce li ha fatti tanto apprezzare qualche tempo fa, ha perso una grossa fetta di quel sound, che era il loro marchio di fabbrica.
Speriamo quindi in futuro di ritornare a sognare nell’universo della loro musica.
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Band Site
MySpace |
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Similar Artist: Tangerine Dream, Boards Of Canada
Rating: |
1. Snowflake In A Hot World
2. Butterfly’s Wing
3. Senses On Fire
4. People Are So Unpredictable
5. October Sunshine |
6. Runaway Raindrop
7. Dream Of A Young
Girl As A Flower
8. Faraway From Cars
9. A Squirrel And I
(Holding On…And Then Letting Go)
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