[ratings]

Ogni tanto sentiamo bisogno di mettere a posto le cose per star meglio. Non dico di sistemare la nostra esistenza, ma solo di riordinare le vecchie cianfrusaglie finite in soffitta o in qualche stanzino disordinato. Tutto ciò accade probabilmente per l’istinto di controbilanciare il nostro disordine interiore con la controparte fisica di tutto ciò che conserviamo. Allora ecco che togliamo via la polvere, riorganizziamo i nostri spazi e buttiamo le cose che non ci servono più o che non ci rappresentano. Quello che era un vano “a bassa fedeltà ” adesso risplende di nuova luce e ci sembra anche più bello pur restando un miserabile anfratto buio della nostra casa.

E’ successo più o meno questo alla musica di Hello Saferide, che ha messo da parte l’estetica lo-fi a favore di una maggior pulizia sonora e un approccio incline a maggiori stratificazioni. Niente che sia minimamente paragonabile al pop di plasitca in heavy rotation nelle radio commerciali, ma un sostanziale cambiamento di rotta coerente con un percorso di inevitabile maturazione artistica. Qualcuno forse storcerà  il naso, ma non credo ci si possa lamentare di fronte ad un ottimo prodotto come questo “More Modern Short Stories…”.

Si inizia soffuamente con “I Wonder Who Is Like This One”, dolce introduzione ad un album che ha il suo pregio nelle melodie, nei testi piuttosto disincantati e quotidiani, prerogative che non sono mai mancate alla musica di Annika, ma oggi vestono il vestito buono, quello delle serate importanti. Decisivo il lavoro di produzione di Andreas Mattson, presente in tutti brani alle chitarre, al piano e ai controcanti, che è riuscito ad equilibrare l’estetica semplice dell’ìndiepop con arrangiamenti più sostanziosi e mai colmi oltre il limite. Spesso è la componente pianistica a costruire il corpo delle canzoni, come in “Overall”, brano in cui le note di piano quasi ossessive procedono all’uniso con vocalismi corali, oppure nella più snella “Lund”, un brano molto vicino al cantautorato pop americano. Le coordinate sonore sono finite in territori d’oltreoceano, perchè si incrociano slide guitar morbide, andamenti medio lenti che ricordano Aimee Mann o l’ultima Beth Orton.

Un disco diversamente bello dai precedenti, che apre forse una nuova strada per la cantautrice svedese a suo agio come sempre anche con la nuova materia. Una novità  che ha il sapore di classico e un piacevole retrogusto agrodolce che vorresti conservare il più a lungo possibile nella tua bocca.

Band Site
MySpace
More Modern Short Stories From… [ Razzia – 2008 ] – BUY HERE
Similar Artist: El Perro Del Mar, The Concretes, Pelle Carlberg
Rating:
1. I Wonder Who
Is Like This One
2. 2008
3. Overall
4. Lund
5. X Telling Me About The
Loss Of something Dear, At Age 16
6. Middle Class
7. Parenting Never Ends
8. Anna
9. 25 Days
10. Sancho Panza
11. Travelling With HS
12. Arjeplog