Sono in colpevole ritardo sul nuovo disco di Moltheni. Ad oggi non so darmi una spiegazione per non averlo ancora ascoltato. Eppure, quando ho letto nella cartella stampa dell’esordio dei Colore Perfetto che il buon Umberto era negli ospiti del disco, non ci ho pensato su due volte e ho prenotato la recensione.
“Il Debutto” è un lavoro interessante, che scorre via piacevole bilanciando la forma cantautorale ad un approccio corale in cui è forte, anzi massiccia, l’infuenza del più illustre ospite. Una caratteristica che si avverte non solo nel brano da lui scritto “Un Giorno Qualunque”, quasi una outtake dei suoi ultimi lavori, ma anche nel resto della scaletta. Equilibrio e buon gusto si dipananao tra le trame elettroacustiche delle canzoni, spesso sotto i tre minuti di durata pur essendo agli antipodi rispetto ad un approccio punk-rock. Questo forse è il maggior pregio del disco, che evita di sprofondare nel superfluo e di inciampare in qualche pausa di troppo.
Dieci ottime canzoni che rifuggono l’autocompiacimento per poco più di mezz’ora di buona, buonissima musica. Un disco che rischia seriamente ed ingiustamente di passare inosservato. Noi ci abbiamo provato, abbiamo lanciato l’esca, sta a voi raccogliere l’amo.
MySpace
2. Un Giorno Qualunque
3. Immobile Attendo
4. Il Muro
5. L’Essenza
6. Da Quella Sera
7. Labbra Morbide (Karate)
8. Sospesi
9. Come Se Non Bastasse
10. Novecento
