Brightblack Morning Light
Motion To Rejoin

Arriva al terzo album il duo Brightblack Morning Light, che si è contraddistinto per la loro musica, fluida unione tra folk rock e psichedelia. Disco registrato nel bel mezzo del nulla (letteralmente nel deserto) e solo con l’ausilio di pochi pannelli solari per dare elettricità , “Motion To Rejoin” porta alla mente un solo termine: relax. Probabilmente uno dei dischi più ‘lenti’ (passatemi la banalità  del termine!) di quest’anno, ma anche dell’anno prima e del prossimo, c’è da scommetterci. Forse l’influenza del deserto o qualcos’altro?

Gran parte delle 9 tracce (se includiamo l’introduzione di 42 secondi) sono condite con gli stessi ingredienti: Rhodes organ e basso (quasi) dovunque, accenno di fiati e di chitarre ogni tanto, voce sussurrata. Musicalmente viene alla mente uno strano paragone: come se oggi J.Spaceman portasse negli Spiritualized lo stesso vibe che imperava negli Spacemen 3. Ed è difatti a quelle atmosfere ripetitive, a quei viaggi infiniti che si rifanno Nathan Shineywater e Rachael Hughes, basti prendere l’esempio del trip di “A Rainbow Aims” o della psichedelica contaminata dal folk rock (radice dei Brightblack) di “Past A Weatherbeaten Fencepost”. L’altro tema perennemente presente nell’opera (e nelle vite) dei due è prettamente politico: Nathan e Rachel sono da sempre attivisti del gruppo Earh First e nel passato hanno più volte manifestato pubblicamente il proprio dissenso verso la politica del governo U.S.A. Anche in “Motion To Rejoin” il tema fa più volte capolino, esemplare è “Oppressions Each”, incentrata liricamente sull’occupazione americana in Iraq (nobody wants oppression). Il tocco in più alle atmosfere melliflue di “Motion To Rejoin” è dato dai cori soul (cortesi di Ann e Regina McCrary) che spesso fanno da sfondo allo scarno suono della band.

“Motion To Rejoin” è un disco da dosare a seconda delle situazioni, un viaggio di 50 minuti, da gustarsi stesi sul proprio letto/divano, provando a pensare di essere lì nel bel mezzo del nulla del New Mexico, fumando chissà  cosa, pensando che forse un mondo diverso è possibile..e se suonate la batteria non portatevi il rullante che con i Brightblack Morning Light non ce ne è bisogno..

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Recensione “BRIGHTBLACK MORNING LIGHT”