Non ricordo come, non ricordo quando, ma nel 2004, in una giornata come tante altre, una notizia mandò in semi-depressione la mia passione musicale: i Beta Band si erano sciolti. Una delle prime realtà che m’aveva fatto capire che non c’è mai fine alla ricerca, alla commistione, alla novità in musica aveva deciso di smettere di suonare insieme. E da allora dei vari componenti della band avevo quasi perso le tracce, m’era rimasta l’immutata bellezza dei dischi e stop.
2008, sempre una giornata qualunque, tarda serata m’imbatto nel myspace dei The Aliens dei quali avevo sentito parlare di sfuggita in qualche forum. E vado a scoprire che Aliens altro non è che il nuovo progetto di tre ex Beta Band: Gordon Anderson, John MacLean e Robin Jones. Progetto nato un anno dopo lo scioglimento della Beta Band e con alle spalle già un altro EP e un disco (“Astronomy For Dogs”). Subito il primo pensiero è stato: qui c’è seriamente da approfondire.
Mai scelta fu più azzeccata, oserei dire. “Luna” è letteralmente una scatola sonora: 66 minuti di viaggio nella sfera musicale, nel passato, nel presente, nel futuro. Un disco che si apre con i 10 minuti di “Bobby’s Song”, una psicofollia folk-psichedelica, con tanto di armonica e fisarmonica qui e là : mentalità progressiva (non è una parolaccia, eh!) + droghe varie (insomma, in molti testi i riferimenti sono espliciti) nel 2008 suonano così. Il viaggio continua con la ‘pseudo preghiera’ di “Amen”, l’orecchiabile singolo “Magic Man” (un must dell’anno il video: guardate qui) .
“Billy Jack” è un’altra traccia che tocca i 10 minuti, con un finale hard rock imprevedibile che ci porta ai droni elettro ambient della title track, “Luna” e alla ballata ‘Pink Floyd Revisited’ “Dove Returning”. I richiami a un passato moderatamente distante sono evidenti: in “Sunlamp Show” sembra di ascoltare i Beach Boys rifare “Good Morning, Good Morning” dei Beatles, “Smoggy Bog” sembra uscita dalla penna di Barrett (ma con un arrangiamento alla Interstellar Overdrive).
Finale strappalacrime con “Blue Mantle” (forse il pezzo migliore del lotto con “Daffodils” e “Bobby’s Song”).
Uno dei dischi più evocativi, nel senso stretto del termine, dell’anno, la mia perversione mentale del momento è pretendere un film con come soundtrack “Luna”! Ma rimanendo più con i piedi per terra, il desiderio più immediato esauribile è un loro live: la curiosità nel vedere come tracce così complesse vengano riproposte in chiave live è enorme. E il fatto di non aver mai ‘vissuto’ la Beta Band sarebbe meno doloroso.
Band Site
MySpace
2. Amen
3. Theremin
4. Everyone
5. Magic Man
6. Billy Jack
7. Luna
8. Dove Returning
9. Sunlamp Show
10. Smoggy Bog
11. Daffodils
12. Boats
13. Blue Mantle