Peel slowly.
La buccia va staccata lentamente.

Ok, questa è roba strana che sprizza Velvet Underground e acido un po’ da tutte le parti. “It’s Midnight In Honolulu”, disco partorito dai Palms, al secolo Nadia Korinth e Ryan Schaefer, è un distillato di garage grezzo, minimale e oscuro. Ma non solo. Il duo si avvale di rimandi anni settanta e di semplicissima elettronica (drum machines il più delle volte) per unire la nebbia del passato agli incubi rock del presente. E mi vengono in mente i Kills, anche loro in due, anche loro presi per mano dalla voce di un’affascinante fata dai capelli lunghi. E proprio la voce di Nadia in questo disco porta la mente direttamente al cospetto di Nico: l’accento tedesco rintracciabile anche nelle parole inglesi più comuni e una profondità  di timbro, a volte, che cela tutto un mondo misterioso.

Se si va sulla pagina Myspace della band e si ascolta un solo brano, o un paio al massimo, si potrebbe rimanere confusi, specialmente se si ha la sfiga di beccare quelli in tedesco (nel disco 3 episodi non sono in inglese). Oppure portati fuori strada anche da un brano come “Leather Daddies”, bellissima canzone minimale e pop ma che non rispecchia appieno gli incubi di una band che ha sicuramente qualcosa da dire. Magari non è tutta farina del loro sacco, gli spunti più interessanti sembrano essere sempre ispirati a qualcosa di già  sentito da decenni però sicuramente “It’s Midnight In Honolulu” rappresenta, se ascoltato e giudicato nella sua totalità , un bel disco elettrico con cui annodare in maniera ancora più psichedelica questo lunghissimo inverno.

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It’s Midnight In Honolulu [ Rare Book Room – 2008 ]
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Similar Artist: The Velvet Underground, The Kills, Yo La Tengo
Rating:
1. Der Koenig
2. End Of Term
3. Das Lowenfel
4. Monte Alban
5. New Moon
6. Hang Your Head
7. Leather Daddies
8. Agnieszka
9. Boundary Waters
10. Our Home