Chi conosce il cinema e la letteratura israeliani sa come sia difficile, per una nazione ancora non nata completamente, non accettata da molti, e dai confini e dalla sicurezza incerti, cercare di ricostruire una memoria comune. Per paradosso, lo stato della più antica cultura mediterranea non riesce ad avere una storia recente che vada oltre la Shoa, o che non sia fatta di guerre e massacri, e per questo preferisce non averne una, poggiandosi esclusivamente sulle sue radici millenarie. “Valzer Con Bashir” è un film dall’importanza capitale non solo perchè drammaticamente legato alla cronaca di questi giorni (con l’IDF che avanza a grandi passi verso Gaza), ma soprattutto perchè si prende carico di questa impellenza di cercare un’idea di passato nazionale, come se finora ogni dramma bellico di Tsahal – responsabilità , eccidi ingiustificati ma anche vittorie ed eroismi – avesse la necessità di essere rapidamente rimosso. Colpisce soprattutto il coraggio con cui il regista decide di affrontare il suo trauma personale – complice di uno sterminio inaudito – in una confessione umile e che sa essere tardiva: il rimorso si aggira sempre nell’ombra, come i cani rognosi del prologo, che fanno diventare lo splendente lungomare di Tel Aviv uno scenario da incubo, come se le colpe non potessero essere nascoste sotto ad un tappeto. I protagonisti hanno tutti vissuto il Libano e il massacro di Sabra e Chatila, e davanti all’orrore hanno fatto quello che ha fatto tutta la popolazione: hanno cancellato, hanno estirpato ogni possibile traccia della loro presenza in quel posto. La parte più notevole del lavoro di Folman è proprio quella di ricreare la Beirut dell’epoca non in termini realistici, ma viceversa in termini onirici, ancor più efficaci proprio nella loro natura di incubi richiamati, più veri e crudeli di ogni testimonianza reale (un monito che si vede solo nel finale, con vere immagini di repertorio). “Valzer Con Bashir” procede così per aneddoti e rievocazioni, sempre segnati non dal peso della realtà , ma dalla sua rielaborazione. |
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