‘Cause when the road will find her darkness, i will be here
(“All 4 You”)

Un giorno da cani stringe alle caviglie l’ultimo uomo vivo della Terra. Un cielo da tempesta gonfia le guance e soffia la sua ira gelata. Una strada umida si perde nell’oscurità . Chino in un bar, il vivo, butta giù il quinto bourbon di fila. Il vivo si fa chiamare Black Eyed Dog, malinconia nel cuore e Nick Drake nella testa. Una vita vissuta all’insegna di un’educazione all’inverso: Fabio Parrinello – questo il suo vero nome – nasce nel Nord Italia, Varese per la precisione, e percorre lo Stivale in senso opposto al normale flusso migratorio, tant’è vero che decide di accasarsi in quel di Palermo.
In mezzo a tutto questo c’è anche un lungo peregrinare tra America ed Inghilterra, due band ed un altro album pubblicato un paio d’anni fa. Ora il ritorno, ma con propositi radicalmente diversi.

Rinascita ed oscurità , due facce della stessa medaglia, la parte presentabile e quella da tenere a bada in pubblico. Una voce vibrante, rasposa, declinata in varie sfumature, così un attimo prima la mente corre a pescare tra betulle innevate il fantasma di un imberbe Springsteen – si naviga dalle parti di “Nebraska”-, e subito dopo si tossisce tra le spire fumose di Mark Lanegan. Ma sono soli echi che si perdono tra le note nette e sussurrate di canzoni bastarde, che declamano l’amore o quel miscuglio di esaltazione e di sconfitta che s’accompagna all’oscillare dei suoi vagheggiamenti. Ballate intime e di spessore dondolano tra pianoforti e chitarre acustiche, armoniche e violini, clarinetti in sordina e cicche di sigarette masticate nervosamente.

Rimandi a certo folk americano, imbevuto di sogni spezzati e fughe cominciate e mai finite, s’insinuano nella voce di Parrinello, menestrello capace di pescare più di una melodia tenebrosa. Eddie Vedder apprezzerebbe sicuramente “Angel Eyes”, mentre noi, molto più umilmente, ci perdiamo nella splendida “All 4 You”, prima di rimanere colpiti dall’aria rarefatta che si respira in “I Got In You”. Blues scarnificati e drogati agitano il sistema circolatorio, una sensazione rincuorante di sconfitta s’incastra tra i denti, un sapore dolciastro di sangue si prende cura di chi s’abbandona a questa manciata di canzoni sincere.
“Rhaianuledada (Songs To Sissy)” è un album scolpito nel legno, bagnato nella vodka, asciugato dal vento glaciale della tajga siberiana.
Un giro tra questi solchi è vivamente consigliato.

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Rhaianuledada (Songs To Sissy) [Ghost – 2009]
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Similar Artist: Bruce Springsteen, Mark Lanegan, Eddie Vedder, Bright Eyes
Rating:
1. Roses
2. Salinas
3. All 4 You
4. Honeysuckle Gal
5. Bullet Proof
6. Drink Me
7. I Got You In
8. The Way To my Heart
9. Daly Suicide
10. Lazy B
11. Angel Eyes