Cinque anni fa un giovane gruppo proveniente dal Lancashire debuttava con un disco dalle atmosfere oniriche e dalle suadenti armonie che attirò l’attenzione di una fetta della critica musicale locale. Dopo essere scivolato lentamente nel dimenticatoio, il sestetto inglese ritorna a galla con un seguito che ricalca le orme dell’esordio senza tuttavia riproporre la stessa minestra riscaldata.
Sviluppando nuove direzioni sonore, i Maupa sfruttano ora una scrittura musicale più variegata, esplorando orizzonti vagamente epici o tratteggiando paesaggi lievementi plumbei. Il risultato finale non dispiace, un quadretto pop alternativo che elude abilmente le tentazioni da classifica per proporre una visione diversa della musica da impatto immediato. La partenza è interessante con il brano che dà il titolo all’album, una elegante ballata da pianoforte impreziosita da una sottile distorsione finale, mentre non mancano episodi avvolti da una sottile vena psichedelica (“Stay Up Late”) o frangenti in nome della suadente leggerezza, come “What A Mess” che fa tanto Belle & Sebastian. In altre occasioni la qualità viene sacrificata a causa di esperimenti stilistici meno riusciti come “Toy Trains” che abbassano leggermente un voto finale comunque positivo.
“Run Run Sleep” porta una brezza di freschezza in un genere come quello dell’indie-pop che inizia ad essere meno creativo rispetto al passato recente. Diventa ora interessante aspettare e capire quale direzione prenderà il sestetto britannico, se cederà ai richiami commerciali o proseguirà nel suo percorso alternativo.
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2. Big Pig
3. Satellites
4. Once In A While
5. Toy Trains
6. What A Mess
7. Stay Up Late
8. Love In The Car Park
9. Milky Eyes
10. Everything We Have