Facciamo un grandissimo passo avanti e un piccolo passo indietro. Un grandissimo passo avanti perchè ci spostiamo, rispetto al 1958, anno in cui esce l’EP di Joao Gilberto “Chega de saudade/Bim Bom”, nel 2007.
Nel 2007, Caetano Veloso porta in tour il suo show “Ce”, dinamico, veloce, che vira verso un acid-rock di sostanza e che non ha nulla a che vedere, almeno apparentemente, con la bossa nova. Eppure, durante le sue performance, Caetano propone la melodica e delicata “Amor Mais Que Discreto (Ilusao A Toa)” di Johnny Alf, riportando, di nuovo, l’attenzione della critica di settore, tanto in Brasile quanto sulle riviste specializzate europee, su un artista il cui talento è inversamente proporzionale alla sua notorietà .
Come dicevo, riporta alla ribalta Johnny Alf che, purtroppo, anche per via della sua timidezza, non ha mai ricevuto tutti i riconoscimenti che meritava e lo fa con una sua canzone minore, “Ilusao A Toa”, che parla di un amore omosessuale (ci tengo a precisare che negli anni ’60 l’omosessualità era un tabù in Italia, figuriamoci in Brasile).
Dopodichè, facciamo un piccolo passo indietro, sempre rispetto all’anno in cui nasce la bossa nova, e andiamo nel 1953, al nightclub dell’Hotel Plaza, nella Avenida Princesa Isabel a Copacabana, dove si esibisce Johnny Alf tutte le sere. Verso la mezzanotte, possiamo avere la possibilità di incontrare Joao Gilberto, con la mente annebbiata dalla marijuana, assieme ad altri suoi amici. Intanto, sentite questa musica? è “Rapaz de bem”, Johnny Alf ha già posato le dita sul pianoforte.
Johnny Alf cantava e suonava al piano già composizioni proprie, che furono incise per la prima volta solamente nel 1961, e Tom Jobim, Joao Gilberto, Baden Powell e alcuni ragazzini come Carlinhos Lyra accorrevano a frotte per sentirlo suonare.
Allora, ogni tanto, si organizzava una canja* in cui Johnny Alf accompagnava al piano diversi artisti tra cui un giovane Joao Gilberto che si limitava a cantare brani di Lucio Alves e qualche samba-canà§oes. Molte volte, racconta Carlinhos Lyra, alla luce del lampione che stava sulla porta del Plaza, si formava un quartetto vocale atipico formato dallo stesso Lyra, Johnny Alf, Joao Donato e Joao Gilberto.
Perchè è importante il pre-bossanovista Johnny Alf? Provate ad ascoltare “Diagonal” oppure l’album “Rapaz de bem” e, pur se si tratta di registrazioni successive alle esibizioni di Alf al Plaza, si può ancora capire il perchè. Johnny Alf, rifacendosi sia al jazz americano che ai samba-canà§oes, era riuscito a creare un qualcosa di diverso ma che, però, non riuscì ad affermarsi poichè non riusciva ad avere la compattezza della proposta musicale di Jobim o di Gilberto. In ogni modo, sia Tom che Joao adoravano Johnny Alf e, sicuramente, quest’ultimo ha giocato un ruolo importante nella ‘batida’ proposta da Gilberto, anche se poi quest’ultimo aveva un’incredibile e personalissima abilità nel dividere le frasi musicali.
Come ricorda Ruy Castro nel suo bellissimo libro “Chega De Saudade”, dal pianoforte di Johnny Alf sono usciti alcuni principali ingredienti della ricetta della bossa nova e un viaggio verso la scoperta della MPB, secondo il mio modesto punto di vista, non può prescindere dall’ascolto dei suoi lavori che hanno, con leggero anticipo sulla bossa nova, cambiato il modo di strutturare la melodia.
*Le canjas sono delle piccole esibizioni gratuite e improvvisate di un musicista o di un cantante in un locale.