Ci sono voluti due anni di attesa per avere tra le mani il nuovo parto discografico, il terzo in studio per l’ esattezza, dei Fischerspooner, l’ensemble transartistico newyorkese guidato da quegli scoppiati di Casey Spooner e Warren Fischer.
Due anni di reclusione in una casetta con rimessa a fianco in quel di Brooklyn, dove sentirsi liberi di sperimentare e allargare i propri orizzonti al di là  di studi supertecnologici, sterili e fichetti.
Momenti di riflessione sicuramente dovuti dopo il precedente e poco convincente album “Odyssey”, incapace in tutto e per tutto di stupire e soprattutto di dare alla luce un altro singolone spaccapista come fu “Emerge”.
“Entertainment” già  dai primi ascolti però si rivela diverso, in meglio.

Ci sono canzoni più strutturate, una tracklist azzeccata ed eterogenea, una lista di guests di tutto rispetto (da Steinski all’empireo dell’ intellighenzia alternative): insomma, si delinea una diversa progettualità , più alla ricerca della forma album che della potenziale hit accattasoldi ad ogni costo.
Forse il lavoro di Jeff Saltzman, produttore dei Killers tra i tanti, era finalizzato proprio a questo.
A dare un ordine preciso al lungo percorso creativo, una dignità  da vero e proprio concept album, come si evince andando a leggere qua e là  sul web più accreditato.
Dove si sprecano interpretazioni, forse un tantino esagerate, sul dualismo tra sperimentazione intellettuale elitaria ed approccio nazionalpopolare tirato in ballo proprio dal buon Casey.

A mio parere, avendo avuto “Entertainment” in perenne rotazione durante le pulizie stropicciate di Pasqua, non stiamo certamente disquisendo di un capolavoro memorabile.
Chiaramente trattasi di un buon disco di elettropop retromoderno,a tratti piatto e autocompiacente come in “We Are Electric”, “Amuse Bouche” più che altro un tentativo di plagio di qualche b side degli Air e “Danse En France”, ma per la maggior parte godibile, raffinato, trasversale e con alcuni episodi azzeccati.
Date un orecchio ad esempio a “Money Can’t Dance” tra “Blade Runner”, echi Beatlesiani appena percepibili ed orchestrazioni a levare e a “Supply & Demand”, con i suoi richiami super “’80 e quei vocalizzi frizzantini alla Marc Almond che sanno di dark rooms e fumo stantio e avrete un primo approccio decente alla poetica dei Fischerspooner anno di crisi 2009.
Il mio high five, però, va alla tripla seguente: “The Best Revenge” per l’ atmosfera dandy e rarefatta, “Infidels Of The World United” per quella lingua in bocca bipartizan tanto nei confronti dei suonini minimal dance quanto in quel retrogusto pop che ti si arruffiana bellamente e “To The Moon, una sorta di Stereolab con voce maschia sparati nell’ ozonosfera con il batterista dei Boredoms a dirigere le operazioni di decollo.

In definitiva “Entertainment” si rivela per quello che è: un mazzo di belle rose senza spine.
Ascoltabilissimo tra una chattata in Facebook ed un aperitivo lungo in dolce compagnia, confidando però più nel guizzo alcoolico che in quello della colonna sonora.
Per portafogli gonfi!

Cover Album
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Entertainment [ Lo Recordings – 2009 ]
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Similar Artist: Depeche Mode, Pet Shop Boys, New Order, Ladytron, Soft Cell, Kraftwerk, Stereolab, Human League
Rating:
1. The Best Revenge
2. We Are Electric
3. Money Can’t Dance
4. In A Modern World
5. Supply & Demand
6. Amuse Bouche
7. Infidels Of The World Unite
8. Door Train Home
9. Danse en France
10. To The Moon