Godersi il contrasto tra il tepore del sole e un soffio di aria fresca rigenerante. Assaporare il gusto dell’ozio e del relax ascoltando il disco giusto. Qualcosa che massaggi dolcemente i pensieri pigri, magari sorseggiando una bibita fresca e dolce al punto giusto. E’ il momento perfetto per “My Vocalese Fun Fair” di Giorgio Tuma. Benedetti siano i dischi come questo, delicati e luminosi come uno splendido mattino di primavera, colorati come una farfalla ed esotici come il succo di papaya.
Il Nostro, in compagnia dei suoi Os Tumantes, riesce a coniugare il meglio dell’indiepop nostrano con le influenze tropicaliste di Caetano Veloso. Lo definiscono lounge pop, niente che abbia a che vedere con le improbabili compilation di “Buddha Bar”, buone solo come inifluente sottofondo di serate nei club a veloceità moderata. Un pugno di melodie scintillanti, che ruotano attorno a trame acustiche ed accenti jazzati, arricchite da armonie beatlesiane e riscaldate da un tiepido vento arrivato da quache oceano lontano migliaia di miglia.
Tutto accade sotto i nostri occhi, più precisamente in Puglia, dove Giorgio è di stanza.
Un reato non prestargli orecchio.
MySpace
2. Two Happy Sad Guitars”…
3. Saltamontes
4. Let’s Make The Stevens Cake!!!
5. Musical Express
6. “…And Three Parasol Stars
7. Astroland By Bus
8. Coney Island Memories
9. Marsico
10. St. Nichoas’ Blue Melody
11. ML DB (Mary Louise Song)
12. Faye’s Flying Shoes
13. Dedicated To Timmy The Whale
14. Sirens Pray For Us
15. G-Lombardi Magic Rollercoasters