Prendete la copertina di questo disco, sembra uno di quegli album di attempati folk-singers un po’ sfigati che vendono le proprie compilation nei negozi di gadget turistici in Gran Bretagna e Irlanda. Invece Nick Garrie è autore di un disco di culto, “The Nightmare Of JB Stanislas” datato addirittura 1969, inoltre gira l’Europa negli anni 80 con Leonard Cohen, anche se pochi se lo ricordano. La Elefant records ha il merito di provare a rilanciare una carriera immeritatamente sottovalutata, pubblicando in queste settimane “49 Arlington Gardes” che, a scanso di equivoci, non è il solito compitino di mestiere di un artista arrivato al capolinea della propria carriera.
Non è certo un disco nuovo, che in qualche modo possa spostare gli equilibri cosmici della musica attuale, ma è un buon esempio di folk inglese tanto classico quanto ispirato. Ci sono anche collaborazioni illustri appartenenti alla scena pop scozzese, come Norman Blake dei Teenage Fanclub e Douglas T. Stewart dei BMX Bandits. In definitiva una mezz’ora di buona musica, di quelle che ti riconciliano con la semplicità di quattro accordi e di una voce carezzevole ed educata. Dimenticatevi della copertina e dei negozi di gadget-truffa che incontrate durante i vostri viaggi, se avete amato Simon & Garfunkel e affini, troverete pane morbido per i vostri denti.
MySpace
2. When The Child In You
3. Le Pont Mirabeau
4. Lovers
5. When Evening Comes
6. In Every Nook And Cranny
7. Stay Till The Morning Comes
8. Twilight
9. On A Wing And A Prayer
10. The Clockmaker
