Prendo spunto dal titolo dell’album e chiarisco a me stesso che non sempre l’ordine naturale delle cose fa al caso mio. L’imprevisto, la variabile impazzita dona un significato diverso a ciò che accade. Ogni cosa ha un ordine e ogni ordine può cambiare. Se poi arriva alle mie orecchie un disco come questo, riempendo l’aria calda della mia stanza con la splendida voce di Anna-Lynne Williams, forse la variabile di cui sopra si è presa cura delle mie malinconie stagionali ed ha deciso di salvarmi. Affogandomi.
In questo disco vivono cinque bellissimi brani, rappresentativi di un dream pop al rallentatore, che dai Low più eterei porta dalle parti della dolcezza dei Sol Seppy, sfiorando melodie fragili ed incantevoli. Quando l’estate arriva e abbiamo i riflessi stanchi e la voglia di muoverci di un bradipo assonnato, osservare il sole specchiarsi sulle finestre di fronte e sui tetti della città mentre gira musica così languida e sinuosa non ha prezzo. Anche se fosse inverno, le continue tonalità di grigio del cielo, renderebbero onore a questa musica che con delicatezza si prende cura dei nostri affanni.
Un disco per le stagioni forti, quando quel dannato “‘ordine naturale delle cose’ viene a bussare alla tua porta e a presentarti il conto.