Buck 65 si è sempre distaccato nella sua carriera di rapper dai canoni classici dell’hip-hop, aprendo da un lato ad una vocalità  fitta che non manca in alcuni casi di avvicinarsi allo spoken word, dall’altro a beat disarticolati e inserti musicali apparentemente lontanissimi dal genere, che rievocano spesso i linguaggi del country o del folk. L’affinità  con la Anticon per il rapper canadese è insomma evidente, e del resto l’etichetta di Oakland è responsabile della pubblicazione di quel “Man Overboard” che gli ha fruttato il successo internazionale e un contratto con la Warner. Scontato quindi il ritorno all’ovile quando si è trattato di portare avanti questo nuovo progetto, chiamato Bike For Three!

Il rapper canadese questa volta non è solo. L’altra metà  della band, se così si può definire, è composta da Joà«lle Phuong Minh Làª, artista, polistrumentista e produttrice belga (di origini vietnamite), con all’attivo un esordio nel mondo dell’elettronica a nome Greetings From Tuskan. A lei è affidata la costruzione delle basi: beats sintetici, tastiere e suoni pienamente digitali. Ridotto quasi a zero l’utilizzo di campionamenti. Buck 65 si concentra allora sui testi e sul rapping, sovrapponendo all’elettronica il suo stile spedito e diretto. Il tutto costruito con un metodo non comune: scambiandosi via e-mail il materiale in lavorazione, senza mai incontrarsi di persona. La proposta arriva dalla ragazza belga che contatta Buck 65 su Myspace, invitandolo ad ascoltare qualcuno dei suoi brani. Al rapper il lavoro di Joà«lle piace tanto da convincerlo ad avviare la corrispondenza che porterà  poi alla luce questo “More Heart Than Brains”.

Che il disco sia nato per passaggi e stratificazioni lo si percepisce più volte lungo le quindici tracce in scaletta. Il punto di partenza è l’elettronica creata da Joà«lle Phuong Minh Làª: basi vaste e piene di suono, in cui la presenza delle tastiere e l’insistenza dei beats elettronici cercano, e il più delle volte trovano, il loro giusto equilibrio. Sopra arrivano le parole di Buck 65, roche e torrenziali, a dispiegare storie incentrate principalmente su vicende sentimentali (il titolo dell’album non mente). Poi c’è il lavoro di fusione delle due dimensioni: un’avvicinamento realizzato per dettagli (effetti sintetici sulla voce, inserti strumentali al centro o sui bordi di alcune canzoni), più che per sovrapposizione sistematica degli ingredienti.

Il gioco il più delle volte funziona, e pezzi come “Always I Will Miss You. Always You”, “Lazarus Phenomenon”, “Nightdriving” riescono a sorprendere per coinvolgimento, intensità  e qualità  dell’apporto di entrambi i titolari del progetto. In un paio di casi (“MC Space”, “There Is Only One Of Us”) il lato elettronico esagera in manipolazioni e protagonismo. Quando invece tutto fila liscio e ogni cosa è al suo giusto posto, possono venire fuori canzoni davvero notevoli: “Can Feel Love (Anymore)”, “Let’s Never Met”, “All There Is To Say About Love”.

Il ruolo di rottura dei canoni hip-hop portato avanti dalla Anticon è ormai riconosciuto e finanche istituzionalizzato. Questo album non aggiunge niente di sconvolgente a quel discorso: è però un altro tassello che va ad arricchire l’idea di un hip-hop diverso, ancora incisivo ed efficace. Un compito comunque non da poco, che i due Bike For Three! sanno portare avanti con concretezza ed umiltà .

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More Heart Than Brains
[ Anticon – 2009 ]
Similar Artist: Buck 65, Greetings From Tuskan, Aesop Rock, Kanye West
Rating:
1. Beginning
2. All There Is To Say About Love
3. Lazarus Phenomenon
4. Nightdriving
5. There Is Only One Of Us
6. No Idea How
7. Always I Will Miss You. Always You.
8. The Departure
9. First Embrace
10. Can Feel Love (Anymore)
11. One More Time Forever
12. MC Space
13. Let’s Never Meet
14. More Heart Than Brains
15. Ending