Johan Angergà¥rd guarda in basso. Sulla copertina del quarto album a nome The Legends si vedono soltanto i suoi capelli, disegnati nei toni del rosso e del nero. L’arte del guardarsi le scarpe, del resto, qui torna fuori più di una volta, regalando chitarre sature di distorsioni che si piantano senza esitare nello spazio compreso tra Jesus And Mary Chain e My Bloody Valentine. “Recife”, “Always The Same”, la titletrack, “Seconds Away” urlano assordanti la parola ‘shoegaze’: non considerano neanche il ritorno del genere in atto negli ultimi tempi, puntano invece direttamente all’origine, a cavallo tra gli anni ’80 e i primi ’90. Epoca a cui, a ben guardare, è riconducibile anche il resto dei brani in scaletta. Perchè, distorsioni a parte, “Over And Over” è anche altro.

Già  con gli Acid House Kings e attivo con i Club 8, Johan Angergà¥rd è l’uomo dietro al progetto The Legends, ed è anche il titolare della Labrador, etichetta che si è rivelata fondamentale per la crescita della scena indipendente svedese. Il suo percorso musicale in veste solista è partito all’insegna del fuzz e si allargato progressivamente verso atmosfere anni ’80, immerse nella new wave. Elemento caratteristico sempre rimasto invariato: una spiccata propensione pop, che porta costantemente in primo piano il valore della melodia. Un aiuto in questo senso arriva qui dalle voci femminili, che in più di un’occasione affiancano o sostituiscono quella di Johan. Ci sono Karolina Komstedt, compagna del musicista svedese nei Club 8, e Liane Moccia della pop band newyorkese Tralala, oltre all’esordiente Charlotte Hurtig. Tra gli ospiti del disco fa la sua comparsa anche Philip Ekström dei compagni di etichetta Mary Onettes.

Capita allora di sentire un episodio insolitamente sereno, tra Bacharach e i Beach Boys, come “Jump” o l’indie pop d’impronta Sarah Records “Monday To Saturday”. Capita di immergersi a fondo nella new wave con “You Won”, pezzo che sembra uscito direttamente dalla penna degli Echo & The Bunnymen. Capita di assistere al rigoroso incedere sintetico di “Something Strange Will Happen” o di farsi cullare dalle dilatazioni dolci di “Turn Away”, per niente lontane da certe cose dei Radio Dept. Il tutto, in ogni occasione, filtrato, sporcato da un approccio che fugge ogni rotondità , che cerca ovunque la strada verso la saturazione del suono.

Siamo di nuovo allo shoegaze, insomma. Quella dei distorsori che accompagnano dolci melodie è la via che intende seguire Johan Angergà¥rd. Ascoltare la già  citata e rumorosissima “Seconds Away” per credere. Ma nonostante la conclusiva “Touch” tenti una fusione tra il lato più saturo e distorto e quello più classicamente pop, è innegabile che il disco raccolga una forte eterogeneità  di stili ed atmosfere. Mitigato solamente dalla scelta ostinata dei filtri per suoni e voci e dalla forza sicura delle melodie, l’effetto compilation resta sempre in agguato. Sembra quasi che Johan abbia intrecciato la sua veste di musicista con quella di discografico tanto da unire il suono proprio di The Legends con una sorta di sampler promozionale della Labrador. Il risultato non è affatto malvagio, ma a qualcuno potrebbe apparire un po’ troppo confuso.

Cover Album

  • MySpace
  • BUY HERE
Over And Over
[ Labrador – 2009 ]
Similar Artist: The Jesus And Mary Chain, The Radio Dept., Echo & The Bunnymen, The Mary Onettes
Rating:
1. You Won
2. Seconds Away
3. Always The Same
4. Monday To Saturday
5. Heartbeats
6. Dancefloor
7. Turn Away
8. Recife
9. Over And Over
10. Jump
11. Something Strange Will Happen
12. Touch