Mi sento anche io colpevole per aver dimenticato per un po’ i Blitzen Trapper. La band di Portland non ha mai ricevuto il riscontro mediatico che meriterebbe, forse perchè il loro alt-country bagnato da forti influenze beatlesiane è stato già portato in auge con migliori risultati dai Wilco, ma ciò non giustifica una mancanza che, a fronte delle ottime qualità della band, sembra quasi un affronto. Ci sono ancora delle evoluzioni mediatiche, anche nel campo dell’indierock, che mi sfuggono in quanto a dinamiche e talvolta cado anche io nel tranello. Arriva l’estate e la carenza di uscite discografiche ci mette in condizione di recuperare il terreno perduto.
“Black River Ep” riprende una delle canzoni già precedenti nell’ottimo album “Furr” e la accompagna ad altri sei brani che non tradiscono il consolidato stile compositivo della band. Nella scrittura prevale la componente britannica, i brani sono costituiti da brevi ed oblique trame di pop psichedelico, che nelle armonie vocali ha grossa affinità con i fab four. Niente che la band stessa non abbia già fatto con migliori risultati, semplicemente un piacevole intrattenimento in attesa del prossimo capitolo della storia. Non è certo questo il modo migliore per avvicinare quanti di voi non conoscano la band alla loro musica, preferibile iniziare con il debutto omonimo passando per “Wild Mountain Nation” fino ad arrivare a “Furr”. Oltre i Wilco c’è un mare che nasconde altri piccoli tesori nascosti, basta non fermarsi alla superficie.
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2. Silver Moon
3. Going Down
4. Shoulder Full of You
5. Preacher’s Sister’s Boy
6. Black Rock
7. Big Black Bird
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