The Herbaliser Band
Session 2

Che dietro all’hip-hop sempre in mutazione degli Herbaliser vi fosse la passione per tutto il background musicale e immaginifico dello stesso genere è cosa nota: ne era conferma il disco dello scorso anno, orientato fortemente verso sonorità  vintage. Ne è conferma questo secondo episodio (il primo è datato 2000) in cui i due titolari, Ollie Teba e Jack Wherry, si fanno accompagnare dalla loro live-band in una fiammante jam attraverso più di dieci anni di carriera (sei album dal ’97 a oggi) e quaranta di black music.

L’ecletticità  del disco è formidabile, la capacità  di spaziare attraverso i più vari grooves rende l’opera un immenso coacervo di idee. Rimane presentissima la tecnica dello scratch nell’euforia caraibica del primo pezzo, “Ms Chombee Has The Flaw”, come a voler accompagnare con discrezione il passaggio dalla dimensione solita a questa più sudata.
Questa Band piace, stupisce quando mostra i muscoli riuscendo a costruire temi per immaginari polizieschi di fine anni ’70 come nelle folgoranti “Geddim!” e “Moon Sequence”; ma la volontà  cinematica si esplica più profondamente negli psichedelici preludi, in quel meraviglioso incrocio tra acid-jazz e DJ Shadow di “Another Mother” e nell’incessante, quasi motorizzata, estasi di “Theme From Control Centre”.

Padrino della session pare essere Fela Kuti, in molti casi il sound ricorda le sue architetture afro-beat grazie ai ritmi serrati e la variopinta carica; ma non mancano accenti p-funk e pure incursioni in territori latini (“Amores Bongo”).
Il congedo, come in “Same As It Never Was”, viene lasciato allo splendido soul lisergico di “Stranded On Earth” che sostituisce l’ottima interpretazione di Jessica Darling in studio con un l’inerpicarsi verso il cielo del sax.

Se continuano con questa costanza, con questa instancabile curiosità  gli Herbaliser (in qualunque loro forma) non saranno solo una sicurezza, bensì uno dei gruppi degni di maggior attenzione nel panorama black quando ci accingeremo a tirare le somme di questi cazzo di anni zero.

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