I soliti beninformati che leggono solo Pitchfork perchè Pitchfork è all’avanguardia ed allora fate largo all’avanguardia diranno che il nuovo, attesissimo disco degli Autokratz nasce già  vecchio perchè suona esattamente come musica che era molto hype ascoltare nel 2007, ma come al solito sbagliano. Il nuovo Autokratz va oltre. è un riciclo totale, è roba che andava nel 1986 circa e paradossalmente se ne fotte delle mode perchè ricicla roba che oggi non è più cool ascoltare. Fa credere ai famigerati hipster di essere un disco uscito fuori tempo massimo perchè quando i Justice andavano per la maggiore era il 2007 e da allora il vento è cambiato, ma in realtà  prende tutto il meglio del synth-pop degli eighties (diciamo dagli Human League in su), lo distorce e lo aggiorna dovere, filtrandolo attraverso il modo di vedere le cose di due ragazzi che erano bambini e vestivano alla marinara quando le radio suonavano esclusivamente quella roba.

Ma attenzione, non è electroclash. Quello andava per la maggiore nel 2002 ed il 2002 è passato da un bel pezzo, ma probabilmente agli Autokratz non interessa un granchè. è pop music che non si capisce quanto abbia la pretesa di seguire una qualsivoglia forma di moda, è un progetto di due ragazzi che vogliono fare la loro cosa.

“Animal” (questo il nome del nuovo Autokratz) è un bel disco, solido e ben prodotto, godibile dall’inizio alla fine ““ il che al giorno d’oggi non è poco. Non ha grandi pretese ma sa fare il suo dovere e lo fa piuttosto bene. Da un certo punto di vista gli Autokratz portano avanti il discorso di Tiga e di Juan MacLean, però non sono così dance raffinata in senso stretto. Sono altro. Sotto quella patina di synth grassi c’è molta melodia, c’è il pop per sognare e per passare ore spensierate (da soli oppure in compagnia del proprio/della propria partner). Non sarà  il tipico disco da pompare nell’impianto stereo della propria auto per essere pienamente accettati in una ben determinata cerchia sociale oppure da suonare allo sfinimento per fare sfracelli nei dancefloor di mezza Italia però tracce come “Always More”, “Stay the Same”, “Human Highway” e “Can’t Stand Without” non si regalano a nessuno.

Tralasciando il refrain di “Past Your Heart” che sembra preso pari pari da “Other Side” dei Red Hot Chili Peppers (un plagio talmente sfacciato da far risultare il brano una simil-cover più maraglia dell’originale) e soprattutto il fatto che alla lunga il disco finisce per stancare causa brani troppo uguali l’uno all’altro, “Animal” si rivela un’ottima premessa per il futuro degli Autokratz. Se sapranno mettere più a fuoco le cose e se impareranno ad essere un tantino più personali potranno regalarci grandi cose.

Cover Album

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Animal
[ Kitsunè – 2009 ]
Similar Artist: Simian Mobile Disco, Justice, New Order, Human League, Tiga, The Juan MacLean
Rating:
1. Always More
2. Stay the Same
3. The Idiots Are Winning
4. Speak In Silence
5. Can’t Stand Without
6. What You Want, What You Got?
7. Can’t Get enough
8. Gone Gone Gone
9. Past Your Heart
10. Human Highway
11. Last Show