Probabilmente è il disco italiano più americano che abbia mai ascoltato. Il background di Lorenzo Bertocchini parla chiaro: un rapporto di amicizia e collaborazione con Elliott Murphy, che ha regalato alla band il brano “Time To Love Again”, edito nel debutto discografico “Greatest Hits”, datato 1998. La band ha diviso il palco con altri artisti di fama mondiale: Bruce Springsteen e Ramblin’ Jack Elliott, giusto per citarne due. E’ evidente, quindi, la direzione della musica di “Uncertain, Texas”, che si inserisce nel solco del rock a stelle e strisce, strettamente legato alla tradizione.
Album che scorre piacevole tra episodi di folk-rock dal passo spigliato e divertito e momenti che richiamano la e-street band, in cui è indubbia la perizia tecnica dei musicisti coinvolti, decisamente a proprio agio con certe atmosfere molto lontane, concettualmente, dalla nostra cultura musicale. Ma qui siamo abituati a fagocitare una grandissima quantità di dischi di questo tipo, per cui ci risulta difficile restare particolarmente sorpresi. Ad una grande solidità di fondo, fa da contraltare una lunghezza eccessiva della tracklist, che si dipana per più di un’ora di durata. Sarà una mia fissazione, ma sono convinto che un disco di rock (o di pop) dovrebbe anche avere il pregio della sintesi e non andare oltre i 40/45 minuti di durata. In definitiva, mi sento di promuovere una band che nella propria incarnazione live dovrebbe dare il meglio di sè e su disco non va oltre una meritata sufficienza.
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2. Last Clean Shirt
3. Blue
4. You
5. What Do You Hate So Much
6. Too Lazy
7. Walking Out In The Cold
8. Perfect
9. Follow My Steps
10. Rosie, Mary And Tiffany
11. San Secondo
12. Hard Thing To Do
13. My Serenade
14. Time Is Runnin’ Out
15. I Am