Credevo di essere stato fortunato quando, pochi giorni fa, mi sono detto che avrei voluto incrociare un bel disco di una voce femminile. Di quelli senza indie-folk dai toni agresti però, magari un disco sfacciatamente pop, ben costruito, iperprodotto e zuppo di melodie gommose. Credevo di aver trovato la mia fortuna quando, una volta aperta la mia casella di posta, il buon Alex ci avvisava che in redazione era giunto il nuovo disco di Sally Shapiro. Ragazza svedese più pop elettronico, sembrava l’addizione perfetta, così mi sono preso l’onere della recensione con grande piacere. L’ascolto dell’overture di questo “My Guilty Pleasure” mi aveva praticamente convinto di aver fatto la scelta giusta: “Swimming Through The Blue Lagoon” è la versione più pop degli M83.
Nel breve volgere di un brano l’andamento del disco cambia radicalmente, come cambia radicalmente la mia opinione in merito. Cito ancora uno di noi, Helmut, che dichiara: il nuovo di SS fa un botto “Vacanze di Natale”, il film per intenderci. Infatti su “Looking At The Stars” mi vengono in mente De Sica e Boldi in tuta da sci che maldestramente perdono il controllo degli sci finendo con la testa incastrata tra le tette della maggiorata di turno. E’ pur vero che l’intento del disco è esattamente quello di riproporre sonorità pop degli ani ’80 molto simili alla disco italiana di quel periodo. Operazione piuttosto paracula e stancante, magari ben prodotta, ma fine a se stessa. Sono dell’idea che coloro che hanno questi rigurgiti trash, farebbero prima a procurarsi i dischi dell’epoca. Personalmente non ho la minima intenzione di ascoltare un album e pensare a Jerry Calà che urla ‘libidine!’, pur amando fortemente quel tipo di commedia all’italiana.
Se proprio devo ripensare agli anni ’80, alle feste delle medie e alle prime prurigini sessuali, preferisco ascoltare una sana “Tapparella” di Elio e le Storie Tese. Dischi come questo sono inutili, cavalcano l’onda di questo revivalismo pop che rivaluterebbe anche la più piccola scoreggia delle pop-star dell’epoca. E se proprio dobbiamo rivalutare tutto desidero ardentemente che il prossimo festival sia presentato dal Tenerone e da Sergio Vastano. E ora, se permettete, vado ad ascoltarmi “Loveless” dei My Bloody Valentine.
2. Looking at the Stars
3. Love in July
4. My Fantasy
5. Let It Show
6. Moonlight Dance
7. Save Your Love
8. He Keeps Me Alive
9. Dying in Africa
10. Jackie Jackie
11. Miracle