C’è aria di indie in terra italica! E lo dico a ragion veduta.
Considerando che sono quattro giorni che “Poweri”, il quinto lavoro alla distanza degli Amari, arrivato due anni dopo il fortunato “Scimmie D’Amore”, scorazza impavido in lungo e in largo per la mia stanza. E i volumi sono da cantiere edile calabrese per di più.
Il tentativo, forse utopistico, sarebbe quello di decifrare il quid che spinge i quindici pezzi che lo compongono dritti nelle sinapsi, per la durata totale di circa 45 minuti e che scivolano via leggeri, sussurrando esperienze di vita comune e salti tripli nella quotidianità ormai definitivamente post-adolescenziale. Riferimenti che difficilmente possiamo non considerare bagaglio comune e soprattutto captatio furbetta.
Insomma, trattasi di una colonna sonora delicata e multicolore, senza noie e paranoie particolari, coniugata sia in italiano che in un inglese molto friendly che ci dà la pompa ed un minimo di respiro internazionale.
Il combo friulano riesce anche nel tentativo di essere all’altezza dei lavori precedenti, perdendo solo un pò della carica innovativa che li ha consacrati in nome di una maggiore immediatezza pop e di una maggior capacità di penetrazione nei cuori della gente comune. Dunque nulla di rotto, ma la giusta ricerca di un esito più maturo nei termini.
A fronte di pezzi che stanno nella media, senza far tremare le ginocchia (“Dovresti Dormire” col feat. Già troppo sentito di Dargen D’Amico, “Ho Fatto Un Po’ Di Casino” e ” Lost On The Sea” ad esempio), troviamo anche sketches fulminei e stilosi (il funkettone di “There There There”, la sperimentazione electro di “Chupacabra” ed il downbeat psichedelico di “Lucio B/D e “Acqua Di Joe”) e veri e propri inni canterini come il rockettone stinto di electro di “Girls On Vodka” (“…e quel giro dei Nirvana?…), la mia bombazza preferita, la smorfiosa “Your Kisses”, in fortissimo odore di dancefloors paillettati primi anni ’90 e “Preservativi Ovunque” che sono il cuore vero e pulsante di “Poweri”.
Non mancano scintille intimiste davvero riuscite (“Gli Anni Dei Monitor Accesi”, “Un Altro Giro Attorno A Casa”, “New People in Town”), dove il funk brucia in profondità gli accenni wave tra bassoni profondi e synths old school.
Certo se cercate qua testi seri e strutturati, con una qualsivoglia parvenza di alta intellighenzia, sarà meglio che cambiate indirizzo.
Perchè il bello degli Amari sta proprio tutto qui: nell’uso dell’ironia a rasoiate, come chiave d’interpretazione della vita senza pippe mentali di sorta.
Allora alziamo il volume dello stereo, questo sì che è puro frasario anziano, stappiamo qualche Red Bull e godiamoci il mondo dalla finestra, sovrappensiero”…
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2. Girls On Vodka
3. Dovresti Dormire
4. There There There
5. Your Kisses
6. Acqua Di Joe
7. New People In Town
8. Cronaca Vera
9. Chupacabra
10. Preservativi Ovunque
11. Lost On The Sea
12. Gli Anni Dei Monitor Accesi
13. Lucio B / D
14. Tiger
15. Un Altro Giro Attorno A Casa
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