Ammetto che della cartella stampa allegata al disco non ci ho capito granchè. Non che servisse una presentazione per la band di Giorgio Spada, di cui parlammo bene già dua anni fa, però ho provato a districarmi tra le ironiche(?) descrizioni del disco e non ci ho ricavato niente. Negli intenti, “Calvino” dovrebbe essere un omaggio all’opera dello scrittore intitolata “Le Cosmicomiche. Sarà che io bado più alla sostanza, ma ho preferito cento volte infilare il disco nel lettore e lasciarmi trasportare dall musica.
I Vegetable G continuano l’opera di affinamento del loro pop divertito e intelligente, immediato quanto basta per conquistare sin dal primo ascolto e comunque capace di regalare nuove piccole prospettive ad ogni passaggio nel lettore. Merito della sapiente commistione di melodie dalla facile presa e ricchezza degli arrangiamenti che, alle chitarre e alla parte ritmica, aggiungono piano, tastiere, organo, synths e “piccole percussioni alternative”, così come scritto nel comunicato stampa. La sola “Arcade Lovers” che apre il disco può essere definita una summa di tutto il sound del disco, perfetta come apripista per una scaletta che si attesta sempre su buoni livelli.
I ragazzi sanno anche bene come si chiude un disco, grazie alla gentilezza acustica della suggestiva “Xclock”, unica variazione sul tema portante dell’album. Mezz’ora di buona musica con cui trascorrere i pomeriggi più leggeri, dotata di quell’accenno di psichedelia pop che rende “Calvino” qualcosa in più di un buon esercizio di pop moderno. Al prossimo passo della band siamo pronti ad aspettarci un disco a 4 stelle. Per ora accontentarci non ci è affatto difficile.
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2. Calvino
3. American Lessons
4. Electric Show
5. Satellite Tune
6. Space Forms
7. Starchild
8. Saucerman
9. BW
10. Hal
11. Xclock
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