Gli Underworld che mixano una sorta di jam session disco-improv-jazz dal sapore retrò e sofisticato. Questo è “Athens”, nato dalla collaborazione con il solito Darren Rice e l’eclettico Steven Hall dei Junior Boys. !K7 firma il tutto, inaugurando così questa serie di compilation che sembra promettere davvero bene.
Due soli brani Underworld (la prima è “Oh” presente nella colonna sonora di “Una Vita Esagerata” di Danny Boyle e l’altra è un’inedita collaborazione tra il nostro Karl Hyde e il leggendario Brian Eno), il resto sono brani che stupiscono sia per la loro intrinseca bellezza sia per come dietro spesso si celino artisti di tutt’altri ambienti sonori (in primis l’inedito Squarepusher). Questo perchè la compilation è tutto fuorchè elettronica, perlomeno ne rimane solo lo spirito e il retrogusto, forse progressivamente sempre più intenso negli ultimi pezzi.
Tutto ciò rende questo splendido disco un acquisto meritato; mondi lontani che si uniscono, si intrecciano, danzano a creare una vera e propria miscela di ritmo, energia ed eleganza. Tra quel blues sbilenco semi improvvisato della Mahavishnu Orchestra, la techno psich jazz del greco Osunlade, lo stilosissimo Laurent Garnier, poi Moodyman, addirittura Alice Coltrane con la bellissima “Journey In Satchindananda” fino ai Roxy Music in “2HB” probabilmente la traccia più intrigante di tutto il mix.
Un a selezione di prim’ordine, di una coerenza stilistica spaventosa che sembra trasformare la compilation in un vero album suonato.
Consigliato a chi ama il jazz strumentale più classico, ma anche a chi viene tentato dalle ultime tendenze fresh dub e techno anglo-germaniche.
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