Jeffrey Lee Pierce è stato il deus ex machina dei Gun Club, inqualificabile gruppo anni ’80 che ha dominato la scena losangelina almeno fino al 1983 dando alle stampe nel 1981 “Fire Of Love”, uno dei grandi capolavori della storia del rock che unisce la violenza del punk alla malinconia del blues.
“We Are Only Riders” , album voluto da Tony Cmelik alias Cypress Groove ““ chitarrista di Jeffrey Lee in “Rambling” del 1992 ““ è un particolare album tributo che riprende in scaletta le canzoni di una cassetta demo, dalla qualità audio pessima, in cui Pierce esegue alcuni suoi pezzi inediti.
Tony Cmelik ritrova questa cassetta e decide di creare un progetto proponendo ad amici ed estimatori di eseguire quei brani anche attraverso formazioni diverse. Si fa avanti il grande Nick Cave ““ che, sin dagli esordi, non ha mai nascosto il suo amore per i Gun Club e Jeffrey Lee – alle prese con “Ramblin’Mind” , un brano bellissimo a cui il cantautore dà una veste country e che viene eseguito nel disco anche da David Eugene Edwards dei Woven Hand in una rilettura folk imperfetta e dall’ideatore del progetto Cypress Groove che gli dona l’incidenza di un canonico blues.
Accetta la sfida Mark Lanegan che, da solo, esegue “Constant Waiting” in puro stile west-coast (ripresa anche dai The Sadies e da Johnny Dowd che la elettrizza a dovere) e, in coppia con l’inseparabile Isobel Campbell, “Free To Walk”, una ballata campestre riproposta anche dai Raveonettes e, con più efficacia, da Nick Cave e Debbie Harry dei Blondie.
Lydia Lunch, invece, manifesto di un’altra America, scabrosa e oscura, ci mostra ancora una volta l’inferno della provincia americana attraverso la sua voce acida e ammaliante prendendo in prestito, questa volta, le parole di Jeffrey Lee. Struggente è la sua interpretazione di “When I Get My Cadillac” in cui la Lunch riprende in spirito, meglio degli altri, l’intensità drammatica dell’autore scomparso. Ma, in fin dei conti, tutti gli omaggi vengono eseguiti al meglio, con passione e amore, rimarcando il dolore e l’intimismo lirico di un uomo che aveva in sè il sound della tradizione americana blues e la rabbia giovanile punk nel cantato affannoso, emotivo.
Jeffrey Lee Pierce non ha mai ceduto a compromessi, ha tradito a dovere la tradizione musicale americana, quindi operando una sorta di comunicazione/condivisione del linguaggio blues.
Il suo è un rock sghembo che intreccia nel tessuto narrativo ogni sorta di colorazione derivante da suggestioni punk, blues, funk e country e che rappresenta nella forma e nello stile un’America distorta, precaria, periferica, in cui il balbettio dei loser non diventa voce.
“We Are Only Riders” è un progetto interessante da cui partire per cominciare a familiarizzare con la figura di Jeffrey Lee Pierce ma anche un doveroso punto d’arrivo.
2. Mark Lanegan – Constant Waiting
3. The Raveonettes – Free To Walk
4. Debbie Harry – Lucky Jim
5. Lydia Lunch – My Cadillac
6. David Eugene Edwards – Ramblin’ Mind
7. The Sadies – Constant Waiting
8. Mark Lanegan & Isobel Campbell – Free To Walk
9. Lydia Lunch – St. Marks Place
10. Crippled Black Phoenix – Bells On The River
11. Cypress Grove – Ramblin’ Mind
12. Johnny Dowd – Constant Waiting
13. Nick Cave & Debbie Harry – Free To Walk
14. Mick Harvey – The Snow Country
15. David Eugene Edwards & Crippled Black Phoenix – Just Like A Mexican Love
16. Lydia Lunch, Dave Alvin, And The JLP Sessions Project – Walkin’ Down The Street (Doin’ My Thing)