Suggestioni Kraut, derivazioni Post ““ Punk e reminescenze Psych, con grande tendenza al degenero sonoro quanto anche a ritmiche secche e a pezzi più tirati.
Nessuno, non conoscendo la provenienza dei Lush Rimbaud, si immaginerebbe che tutto ciò sia nato nella città di Ancona. Eppure sì, anche in Italia certe sonorità si sfruttano e lo si fa piuttosto egregiamente. L’ensemble italico sigla con “The Sound Of The Vanishing Era” il suo secondo disco, registrato e missato da Fabio Magistrali. L’idea che fornisce di sè è quella di un gruppo dal suono compatto, che si muove con la consapevolezza dei propri mezzi e delle sue capacità .
Otto episodi e nessuno di questi sa di riempitivo: non è in assoluto una cosa scontata. I Lush Rimbaud non lasciano spazio a lungaggini e sbrodolature, ma puntano sull’essenzialità e soprattutto su una efficace convivenza, come già scritto sopra, di brani più elaborati e vicini al viaggio sonoro con pezzi ossessivi, influenzati da Post ““ Hardcore e dal Post ““ Punk, senza però mettere in ombra la loro vena allucinogena. La title ““ track d’apertura, per ritmica e per trama strumentale, potrebbe esser stata partorita da una band come gli Oneida, mentre nei passaggi successivi vi sono tracce come “2009 Crusade” o “They Make Money (We Make Noise)”, che sanno di Fugazi e Jesus Lizard. “God Trip” e “Space Ship” sono, invece, titoli che parlano da soli senza bisogno di troppe spiegazioni, con la componente Kraut a far da padrona. Si torna sulla falsariga dell’incipit con la tripletta finale, che scardina corposi muri di chitarre che lottano con i synth e le mai banali ritmiche del basso e della batteria.
Un disco, “The Sound Of The Vanishing Era”, che forse non si fa portabandiera dell’originalità e dell’innovazione, cose che però poco ci interessano ai fini della valutazione di un lavoro riuscito e centrato, che sfrutta, con discreta personalità , gli stilemi di generi da tempo esistenti dai quali tanti gruppi hanno già attinto, in passato come adesso. Non resta dunque che godere anche di questo gruppo nostrano, che sicuramente regalerà bei momenti agli amanti di certi suoni.
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2. 2009 Crusade
3. They Make Money (We Make Noise)
4. God Trip
5. Space Ship
6. Sounds from a New Era
7. Changing Gear
8. The Chameleon